La Nuova Sardegna

Sassari

Le assegnano l’alloggio ma manca l’acqua e va via

Francesco Squintu
Le assegnano l’alloggio ma manca l’acqua e va via

La delusione di una giovane mamma costretta a lasciare l’appartamento

10 giugno 2018
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OZIERI. Un tetto sulla testa non è mai cosa scontata e anzi spesso diventa una fortuna per chi, per le cause più diverse, si trova a fare i conti con alloggi improvvisati e provvisori. Deve aver pensato così una giovane mamma di Ozieri che con grande felicità si è vista assegnare dal Comune una casa nelle palazzine popolari di via Europa in cui si sarebbe trasferita con il figlioletto.

La delusione però ha subito preso il posto dell’entusiasmo quando, una volta dentro l’appartamento, la giovane si è resa conto che dai rubinetti scendeva appena un filo d’acqua. Una situazione che rendeva di fatto impossibile viverci, soprattutto con un piccolo da crescere. Ciò che più ha lasciato perplessi però è che la via in questione – da oltre dieci anni con grossi problemi di approvvigionamento – è interessata dal progetto inerente i lavori di efficientamento delle reti idriche che Abbanoa ha messo in campo in sette località del nord Sardegna e che dovrebbe risolvere problemi come questo. Peccato che gli scavi per la realizzazione della nuova condotta si fermino proprio a margine del corpo delle tre palazzine popolari servendo tutti gli immobili della via tranne gli ultimi tre che per avere l’acqua avrebbero dovuto realizzare una gimkana di tubazioni pari solo al circuito del Mugello.

Immediata la reazione dell’assessore comunale ai lavori pubblici Gigi Sarobba che andato di persona nel cantiere della ditta del geometra Nicola Crosa di Pattada, subappaltatrice della Inco Costruzioni di Quartu Sant’Elena, ha dovuto prendere atto del fatto che l’impresa altro non poteva fare se non attenersi scrupolosamente a quanto stabilito nel progetto. «Non era pensabile che su un investimento di circa 400.000 euro che risolverà i problemi idrici in molte nostre località, nella via Europa si potessero lasciare tre palazzine senz’acqua per non realizzare venti metri di scavo in più – ha dichiarato Sarobba – Avrei occupato il cantiere se fosse stato necessario ma sapevo che con un po’ di buon senso avremmo trovato la soluzione».

La testardaggine dell’amministratore in effetti è stata fondamentale per smuovere in tempi brevissimi i vertici di Abbanoa che nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo rendendosi effettivamente conto che probabilmente in fase progettuale era stata compiuta una leggerezza.

Dai rilievi tecnici è emerso che si dovrà prolungare la condotta, realizzata in ghisa sferoidale e quindi molto più affidabile delle precedenti, di ventiquattro metri con uno scavo che si sarebbe dovuto fare comunque per effettuare un allaccio al pozzetto di scarico. L’impegno di Abbanoa a rivedere il progetto e a intervenire subito per la soluzione del problema ha rinfrancato l’assessore Sarobba ma soprattutto la ragazza che questa volta potrà prendere finalmente possesso di un alloggio e convincersi ancora di più che avere un tetto sulla testa è davvero una grande fortuna.
 

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