La Nuova Sardegna

Sassari

Zone F4, pronti a investire 14 imprenditori

di Vincenzao Garofalo
Zone F4, pronti a investire 14 imprenditori

Tante le manifestazioni di interesse arrivate in Comune, ma sul bando pende un ricorso al Tar

10 giugno 2018
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SASSARI. Quattordici imprenditori hanno presentato le loro manifestazioni d’interesse per realizzare insediamenti turistico-alberghieri nelle “zone F4” a Platamona e Ottava, Biancareddu, Villa Assunta, l'Argentiera e Porto Palmas. A disposizione dei privati ci sono 260 mila metri cubi di nuove volumetrie edilizie liberati dal Comune di Sassari per provare a dare una spinta allo sviluppo turistico e imprenditoriale delle sue coste e borgate.

Ma tutti i progetti potrebbero finire nel nulla perché sul bando che si è chiuso lo scorso 31 maggio, pende un ricorso al Tar, presentato dalla società Argentiera spa, proprietaria di 630 ettari di terreni e della gran parte delle costruzioni presenti, appunto all'Argentiera. Il ricorso contro il procedimento avviato da Palazzo Ducale per raccogliere le manifestazioni di interesse sulle zone F4 individuate nel Puc, è stato notificato agli uffici comunali ben quattro mesi, ma finora questo possibile intoppo sulla strada del turismo era rimasto un piccolo segreto.

E non è il solo ricorso al Tar che potrebbe mettere i bastoni fra le ruote al disegno di sviluppo turistico studiato dalla giunta Sanna e dall'assessorato alla Pianificazione territoriale. Sempre la società Argentiera spa ha depositato un’altra istanza ai giudici del Tribunale amministrativo regionale, con cui chiede l’annullamento della nuova perimetrazione del centro matrice dell’ex borgata di minatori, nuovi confini accolti dal consiglio comunale con la delibera approvata in aula il 20 febbraio scorso. La situazione sembra paradossale perché quella delibera del Consiglio comunale era stata approvata per recepire una sentenza del Tar, con cui il tribunale ha accolto un altro ricorso, sempre dell’Argentiera spa, contro la definizione del centro matrice contenuta nel Puc.

Quasi un rompicapo burocratico-amministrativo che rischia di congelare qualsiasi programma di sviluppo, non solo nella borgata dell’Argentiera, ma su tutto il territorio costiero del Comune di Sassari. Per il momento comunque Palazzo Ducale sembra intenzionato a tirare dritto nonostante i ricorsi. Il sindaco e l’assessore all'Urbanistica promuovono a pieno titolo il piano: «Le proposte pervenute sono firmate anche da soggetti internazionali, segno che gli incontri che si sono svolti sul territorio e all'estero, a Bratislava, a Praga e a Cannes negli scorsi mesi, hanno portato all'attenzione degli operatori nazionali e internazionali le possibilità di sviluppo del territorio» dice l’assessore Alessandro Boiano. «Un ulteriore passo avanti nello sviluppo di un modello di turismo sostenibile, che valorizzi il patrimonio storico, archeologico e ambientale del nord-ovest», commenta Nicola Sanna. Tar permettendo, le aree individuate da Palazzo Ducale sono: Platamona-Ottava, dove è disponibile una volumetria di 88mila metri cubi, Argentiera-Porto Palmas (75mila), Biancareddu (28mila), Villa Assunta (28mila) e la corona periurbana di Sassari (40mila).

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