La Nuova Sardegna

Sassari

Rischia di morire per un coma etilico: 14enne salvato dal 118

Luca Fiori
Rischia di morire per un coma etilico: 14enne salvato dal 118

Il ragazzino stava festeggiando la fine dell’anno scolastico. Dopo la corsa in ospedale è stato ricoverato in Pediatria

11 giugno 2018
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SASSARI. In coma etilico a 14 anni per festeggiare la fine dell’anno scolastico. Ha rischiato di finire in tragedia la serata di festa di un ragazzino di un quartiere periferico della città, arrivato in centro sabato pomeriggio 9 giugno con l’autobus per raggiungere degli amici e finito in ambulanza al pronto soccorso del Santissima Annunziata - in condizioni disperate - poco prima dell’ora di cena.

L’intervento dell’equipe del 118 e quello dei medici del pronto soccorso sono stati fondamentali per salvare la vita al giovane studente che per qualche secondo - dopo aver perso i sensi - aveva smesso di respirare e non dava segni di ripresa. Sono stati alcuni automobilisti a notare il suo esile corpo per terra, privo di sensi, tra via Pascoli e via Grazia Deledda. I due amici che erano con lui, appena più grandi, non riuscivano neanche a parlare né a stare in piedi.

Diversi passanti hanno provato a rianimare il 14enne, sollevandogli le gambe e assicurandosi che non avesse le vie respiratorie ostruite, poi è scattata la richiesta di aiuto. Sul posto, insieme agli operatori del 118, si sono precipitati gli agenti della polizia locale. Mancavano pochi minuti alle 20.30 di sabato e a quell’ora - con il traffico congestionato - l’intervento degli uomini del comando di via Carlo Felice è stato fondamentale per la corsa verso il pronto soccorso. Per consentire all’ambulanza di raggiungere più velocemente viale Italia gli agenti hanno fatto da apripista al mezzo di soccorso e in pochissimi minuti il 14enne è stato affidato alle cure di medici. Quando è arrivato in ospedale era ancora privo di sensi, ma con il passare dei minuti - dopo la somministrazione dei farmaci - il ragazzino ha iniziato piano piano a riprendersi. Inizialmente è stato difficile anche avvisare i familiari, perché il 14enne non aveva in tasca documenti e né i medici né gli agenti della polizia locale erano riusciti a risalire alla sua identità. Quando finalmente ha aperto gli occhi sulla brandina dell’ospedale e ha pronunciato a fatica il suo nome dal pronto soccorso è partita una telefonata verso i genitori che in pochi minuti sono arrivati in ospedale con il cuore in gola.

A causa di un piccolo trama contusivo al volto, che il giovane si è procurato probabilmente quando ha perso i sensi, i medici hanno optato per il ricovero nel reparto di Pediatria, dove il ragazzino rimarrà in osservazione fino a stamattina, prima di tornare finalmente a casa. Su quanto accaduto dal momento in cui è sceso dall’autobus sabato pomeriggio stanno indagando gli agenti della polizia locale. I suoi ricordi, come quelli dei due amici con cui ha trascorso la serata sono annebbiati dalla grossa quantità di alcol che i tre hanno consumato. Quello che hanno scoperto gli uomini del comando di via Carlo Felice, coordinati dal comandante Gianni Serra, è che il terzetto di minorenni aveva bevuto parecchio whisky in giro per la città, per festeggiare la fine della scuola. Gli agenti stanno cercando di capire in che modo i tre ragazzini si siano procurati le bottiglie che hanno mandato in coma etilico uno di loro. Sotto i 16 anni la vendita di alcolici è un reato, chi ha venduto o ceduto le bottiglie ai tre minorenni rischia di passare guai seri con la giustizia.
 

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