La Nuova Sardegna

Sassari

Caso Secur, a rischio sessanta posti di lavoro

Caso Secur, a rischio sessanta posti di lavoro

Con i nuovi appalti dei servizi di vigilanza di Aou e Ats si apre la vertenza per gli addetti al portierato

13 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Da un giorno all’altro hanno scoperto che il loro lavoro era diventato improvvisamente inutile. Sessanta lavoratori della Secur, la società che gestiva i servizio di portierato degli ospedali e dei presidi sanitari del distretto sanitario di Sassari, non sanno se dopo l’estate avranno ancora un posto di lavoro.

Una prima parte - i 43 lavoratori che prestavano servizio per l’Aou - sono stati messi in ferie dal primo giugno, la seconda - 16 addetti al portierato della Ats - andranno in ferie forzate dal 15 di questo mese. A nessuno dei lavoratori è stato comunicato il giorno in cui dovrà riprendere a indossare la divisa e tornare a lavoro. Un’incertezza che ha gettato sessanta famiglie nella disperazione.

Con il nuovo appalto del servizio di vigilanza e portierato dell’Aou e dell’Ats, vinto da un’associazione temporanea d’impresa, si è ridotto drasticamente il numero degli addetti al portierato ed è aumentato quello delle guardie armate. «Devono dirci che cosa hanno intenzione di fare della nostra vita - spiega uno dei lavoratori in ferie dal primo giugno - siamo tutte famiglie monoreditto e ritrovarci senza stipendio da un giorno all’altro sarebbe un dramma. Quello che è successo con il cambio d’appalto - aggiunge ancora il lavoratore - ha penalizzato gli addetti al portierato che erano la maggioranza dei dipendenti Secur». La società subentrante all’appalto ha effettivamente assorbito una parte di lavoratori, tra guardie armate e portieri, ma sessanta di loro sono risultati in esubero. «Il sindacato non permetterà che i lavoratori del Gruppo Secur perdano il posto, vogliamo garanzie perché non si crei una nuova emergenza sociale e perché possa cessare la disperazione delle famiglie» spiega Maria Giovanna Mela, segretaria della Cisl Fisascat, certa che Aou e Ats debbano trovare una soluzione per chi rischia di rimanere da un giorno all’altro senza occupazione.

«Questi lavoratori hanno già patito troppe sofferenze - aggiunge la sindacalista - perché i mesi scorsi hanno dovuto stringere i denti per via degli stipendi che arrivavano sempre in ritardo. Quello che chiediamo - conclude Maria Giovanna Mela - è che ci sia l’estensione dei contratti anche per chi è rimasto fuori e ora si trova in ferie forzate. Serve la buona volontà di Aou e Ats per evitare una nuova emergenza sociale».

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative