La Nuova Sardegna

Sassari

Buddusò, gli studenti dell’istituto tecnico in versione reporter

di Elena Corveddu
Buddusò, gli studenti dell’istituto tecnico in versione reporter

BUDDUSÒ. Reporter digitali per conoscere il territorio di Buddusò. Questo l’obiettivo raggiunto dai ragazzi delle classi prima, terza e quarta della sezione A, e della classe terza, sezione B, dell’is...

14 giugno 2018
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BUDDUSÒ. Reporter digitali per conoscere il territorio di Buddusò. Questo l’obiettivo raggiunto dai ragazzi delle classi prima, terza e quarta della sezione A, e della classe terza, sezione B, dell’istituto tecnico-commerciale di Buddusò, sede associata dell’ “Enrico Fermi” di Ozieri.

Il laboratorio svolto dagli studenti rientra all’interno della terza edizione del programma “Tutti a Iscola - Linea B1” promosso dalla Regione Sardegna con l’assessorato alla Pubblica istruzione.

Il gruppo di lavoro ha operato nei luoghi più significativi del territorio di Buddusò tra cui il nuraghe Loelle, la diga artificiale “Sos canales” e la necropoli di Ludurru. Il lavoro è stato realizzato sotto l’egida dei docenti Giuliana Calvisi e Bastiano Virdis, e con gli esperti esterni della Società “Punto com Informatica” Daniela Dessena, Chiara Carta, Roberto Carta e Alessandro Crasta.

Durante le attività laboratoriali sono state effettuate escursioni e percorsi urbani che hanno permesso di realizzare reportage fotografici, video e riprese con i droni.

«Ogni alunno – hanno spiegato i professori - è diventato mediatore della rappresentazione digitale delle emergenze inerenti la propria cultura locale».

L’obiettivo è stato quello di far riscoprire il territorio di appartenenza, in un’ottica multidisciplinare ed innovativa con l’ausilio dei cinque sensi. Non a casa il progetto è stato denominato “Il territorio presentato con gusto”.

«Con la vista – hanno aggiunto i docenti - si ammira la necropoli di Ludurru mentre con il tatto si percepisce la bellezza del marmo e del sughero. E ancora con l’udito si ascoltano le melodie dei balli sardi, col gusto si assaporano le pietanze tipiche del territorio, infine con l’olfatto si sentono i profumi di querce e roverelle, di elicriso e di ginestra».

Il laboratorio si è caratterizzato dallo sviluppo di attività didattiche innovative che hanno coinvolto lo studente nel processo di acquisizione di conoscenze sul territorio, sull’ identità e sulla promozione turistica anche, e soprattutto, mediante lo sviluppo e la valorizzazione dei cinque sensi.



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