Sassaiola contro il treno nei video i volti dei vandali
di Nadia Cossu
La Polfer acquisisce i filmati delle telecamere esterne dello Stadler danneggiato Teppisti scatenati quando finisce la scuola. Appello della Cgil: se ne parli in classe
14 giugno 2018
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SASSARI. La polizia ferroviaria ha chiesto alla sede territoriale ferroviaria dell’Arst, in viale Sicilia, di poter visionare le registrazioni delle telecamere del treno che martedì sera è stato colpito da una sassaiola dopo aver superato la stazione di Olmedo. Telecamere che nei nuovi convogli sono sia interneL’intenzione, è evidente, è quella di arrivare a identificare quanto prima i responsabili di un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze gravissime.
Il giorno dopo quella che Arnaldo Boeddu (segretario generale regionale della Filt Cgil) non ha esitato a definire una «tragedia mancata» la condanna è durissima. Il treno, un nuovissimo Stadler, era diretto da Sassari ad Alghero, dopo Olmedo i trenta passeggeri che erano a bordo sono andati nel panico: all’improvviso si è sentito un boato e sono apparse le crepe nei finestrini. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito «ma – ribadisce il segretario generale – si è rischiato grosso». L’impegno per tentare di risolvere questa emergenza deve essere immediato, soprattutto perché, come è emerso da controlli più approfonditi fatti nelle ultime ore, non si tratta di episodi sporadici.
A quanto pare ci sarebbero delle “coincidenze” temporali da non sottovalutare, come il fatto che le sassaiole iniziano puntuali alla fine dell’anno scolastico. «Non può essere un caso – spiega a proposito Boeddu – la scuola ha un ruolo fondamentale e io proporrei all’Arst di chiedere ai dirigenti (a partire dalle scuole elementari) di tenere insieme ai docenti un incontro con i ragazzi sui pericoli che potrebbero derivare da episodi di questo tipo. Spesso infatti vengono sottovalutati e non si pensa che viene messa a serio rischio l’incolumità delle persone. Senza tralasciare la necessità di far capire ai giovani che i beni collettivi li dobbiamo preservare in primis noi stessi».
Negli ultimi anni ci sono state tre episodi preoccupanti: due nella stazione di Olmedo, con una sassaiola che aveva rotto i vetri in testa al treno, a fianco al macchinista, mentre nel secondo episodio era stato danneggiato il vetro laterale.
Nel terzo caso, che era invece accaduto nella tratta Sassari-Sorso, le pietre avevano mandato in frantumi un vetro laterale accanto al quale viaggiava una donna: aveva riportato alcune escoriazioni e le si erano rotti anche gli occhiali.
Poi bisogna citare anche gli episodi di vandalismo all’interno delle carrozze con sedili e tende divelti, spalliere sradicate e buttate giù dai finestrini addirittura con il treno in marcia. Ecco perché diventa fondamentale veicolare messaggi sull’importanza del rispetto del bene pubblico. Soprattutto tra i giovani.
«Oltre all’educazione in famiglia – dice Arnaldo Boeddu – si deve ritornare a insegnare nelle scuole il senso civico. Proporrò che i funzionari Arst chiedano ai dirigenti scolastici di poter tenere una lezione per rappresentare la pericolosità e gravità di questi atti. Chi li commette li considera bravate ma in realtà sono fatti gravissimi».
Intanto il treno ieri era già in servizio, sono stati sostituiti i pezzi danneggiati compreso il vetro del convoglio e sono anche state effettuate a tempo di record tutte le verifiche da parte del personale Arst e Stadler «che anche in questo frangente – sottolinea il segretario generale della Filt Cgil – hanno dimostrato la consueta professionalità e spirito di abnegazione».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giorno dopo quella che Arnaldo Boeddu (segretario generale regionale della Filt Cgil) non ha esitato a definire una «tragedia mancata» la condanna è durissima. Il treno, un nuovissimo Stadler, era diretto da Sassari ad Alghero, dopo Olmedo i trenta passeggeri che erano a bordo sono andati nel panico: all’improvviso si è sentito un boato e sono apparse le crepe nei finestrini. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito «ma – ribadisce il segretario generale – si è rischiato grosso». L’impegno per tentare di risolvere questa emergenza deve essere immediato, soprattutto perché, come è emerso da controlli più approfonditi fatti nelle ultime ore, non si tratta di episodi sporadici.
A quanto pare ci sarebbero delle “coincidenze” temporali da non sottovalutare, come il fatto che le sassaiole iniziano puntuali alla fine dell’anno scolastico. «Non può essere un caso – spiega a proposito Boeddu – la scuola ha un ruolo fondamentale e io proporrei all’Arst di chiedere ai dirigenti (a partire dalle scuole elementari) di tenere insieme ai docenti un incontro con i ragazzi sui pericoli che potrebbero derivare da episodi di questo tipo. Spesso infatti vengono sottovalutati e non si pensa che viene messa a serio rischio l’incolumità delle persone. Senza tralasciare la necessità di far capire ai giovani che i beni collettivi li dobbiamo preservare in primis noi stessi».
Negli ultimi anni ci sono state tre episodi preoccupanti: due nella stazione di Olmedo, con una sassaiola che aveva rotto i vetri in testa al treno, a fianco al macchinista, mentre nel secondo episodio era stato danneggiato il vetro laterale.
Nel terzo caso, che era invece accaduto nella tratta Sassari-Sorso, le pietre avevano mandato in frantumi un vetro laterale accanto al quale viaggiava una donna: aveva riportato alcune escoriazioni e le si erano rotti anche gli occhiali.
Poi bisogna citare anche gli episodi di vandalismo all’interno delle carrozze con sedili e tende divelti, spalliere sradicate e buttate giù dai finestrini addirittura con il treno in marcia. Ecco perché diventa fondamentale veicolare messaggi sull’importanza del rispetto del bene pubblico. Soprattutto tra i giovani.
«Oltre all’educazione in famiglia – dice Arnaldo Boeddu – si deve ritornare a insegnare nelle scuole il senso civico. Proporrò che i funzionari Arst chiedano ai dirigenti scolastici di poter tenere una lezione per rappresentare la pericolosità e gravità di questi atti. Chi li commette li considera bravate ma in realtà sono fatti gravissimi».
Intanto il treno ieri era già in servizio, sono stati sostituiti i pezzi danneggiati compreso il vetro del convoglio e sono anche state effettuate a tempo di record tutte le verifiche da parte del personale Arst e Stadler «che anche in questo frangente – sottolinea il segretario generale della Filt Cgil – hanno dimostrato la consueta professionalità e spirito di abnegazione».
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