La Nuova Sardegna

Sassari

Bimbo conteso, il tribunale dice no alla Procura

Bimbo conteso, il tribunale dice no alla Procura

Respinta la richiesta di revoca del provvedimento che ordina il rientro del piccolo in Francia dal padre

15 giugno 2018
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SASSARI. Una richiesta di revoca del provvedimento con il quale il tribunale per i minori di Sassari ha disposto il rientro immediato in Francia del bambino di due anni portato a Ossi dalla mamma che aveva interrotto la relazione con il suo compagno francese. Sarebbe l’ultima novità nella vicenda che ha come protagonista il bimbo “conteso” da due genitori. La Procura dei minori avrebbe chiesto al tribunale la revoca della decisione che stabilisce che il piccolo torni dal padre, ma questa richiesta sarebbe già stata rigettata.

Dall’altra parte, l’avvocato Antonio Secci, che assiste la mamma del bambino, starebbe per depositare proprio al tribunale dei minori una richiesta di sospensiva accompagnata dal parere di uno psicoterapeuta infantile. L’impressione è che il legale voglia tentare di dimostrare che il distacco del piccolo dalla propria madre potrebbe rivelarsi potenzialmente deleterio.

Un tassello in più nell’intricato puzzle che vede le ragioni di una madre contrapposte a quelle di un padre che, non bisogna dimenticarlo, ha il sacrosanto diritto di stare con il proprio figlio. E in questo caso c’è anche la sentenza di un giudice che lo “ordina”.

La mamma del piccolo, un’infermiera di 29 anni di Ossi, si era trasferita in Francia con il suo compagno conosciuto all’Università di Sassari e dopo qualche anno di fidanzamento avevano deciso di avere un figlio. Subito dopo erano emersi i primi contrasti di coppia e i due si erano separati. Il tribunale della famiglia di Nimes aveva disposto l’affidamento condiviso del piccolo dando la possibilità alla mamma di portarlo a vivere con lei. Ma vietandole, allo stesso tempo, di lasciare la Francia. Disposizione che la donna non ha però rispettato: ha fatto le valigie e da un giorno all’altro è tornata a Ossi (dove vivono i genitori) motivando questa decisione con l’impossibilità di sopportare oltre le violenze psicologiche da parte dell’ex compagno che oramai, a suo dire, le aveva reso la vita impossibile. Tanto da temere per la sua incolumità e per quella del bambino. Accuse sempre respinte con forza dall’ex compagno che, attraverso l’avvocato Giuseppe Onorato, si è rivolto al tribunale di Sassari con un provvedimento di urgenza. Alcuni giorni fa ha incassato la prima vittoria: il bambino deve tornare immediatamente in Francia. (na.co.)

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