La Farrizza, i rifiuti restano nella pineta
La spiaggia è stata pulita, ma ora l’immondizia deve essere portata all’ecocentro
17 giugno 2018
2 MINUTI DI LETTURA
PORTO TORRES. Gli incivili continuano ad inquinare di rifiuti di ogni tipo la pineta de La Farrizza e poco importa se durante la stagione estiva quella zona costiera è letteralmente presa d’assalto dai bagnanti. Gli operatori della forestazione che lavorano alle dipendenze del Comune e impegnati nei lavori di sfalcio delle erbacce del sottobosco, hanno raccolto una montagna di rifiuti per poi ammucchiarli all’ingresso della discesa a mare. Anche diversi turisti, dopo essere saliti dalla spiaggia, hanno dato una mano nel tenere pulita la zona raccogliendo plastica e altri rifiuti trovati sull’arenile.
Il problema è che ora i rifiuti devono essere smaltiti in discarica o all’ecocentro comunale e a occuparsi del tutto dovrebbe essere la società Ambiente 2.0 che gestisce l’appalto del servizio raccolta. Il condizionale è d’obbligo, comunque, perché la spazzatura non è stata ancora rimossa dal luogo in cui si trova e probabilmente resterà anche nel fine settimana festivo. Nei mesi scorsi gli operai della società in house Multiservizi avevano effettuato un intervento straordinario rimuovendo micro discariche abusive a cielo aperto proprio nelle aree attorno alla spiaggia di La Farrizza. Una attività di ripristino e decoro, oltre alla pulizia, che aveva ridato dignità al verde che accompagna i bagnanti verso l’arenile. È trascorso poco tempo e i nemici della differenziata sono ritornati ad inquinare impunemente l’oasi verde e il Comune si è limitato sinora solo ad esortare i cittadini affinché segnalino chi abbandona i rifiuti. Eppure quel piccolo tratto di costa durante l’estate è frequentato quotidianamente, ma non esiste alcun controllo per quelli che continuano a non avere rispetto della natura.
A questo punto l’amministrazione dovrebbe trovare sistemi più efficaci per contrastare chi inquina, preservando così la zona costiera che rientra confini comunali. (g.m.)
Il problema è che ora i rifiuti devono essere smaltiti in discarica o all’ecocentro comunale e a occuparsi del tutto dovrebbe essere la società Ambiente 2.0 che gestisce l’appalto del servizio raccolta. Il condizionale è d’obbligo, comunque, perché la spazzatura non è stata ancora rimossa dal luogo in cui si trova e probabilmente resterà anche nel fine settimana festivo. Nei mesi scorsi gli operai della società in house Multiservizi avevano effettuato un intervento straordinario rimuovendo micro discariche abusive a cielo aperto proprio nelle aree attorno alla spiaggia di La Farrizza. Una attività di ripristino e decoro, oltre alla pulizia, che aveva ridato dignità al verde che accompagna i bagnanti verso l’arenile. È trascorso poco tempo e i nemici della differenziata sono ritornati ad inquinare impunemente l’oasi verde e il Comune si è limitato sinora solo ad esortare i cittadini affinché segnalino chi abbandona i rifiuti. Eppure quel piccolo tratto di costa durante l’estate è frequentato quotidianamente, ma non esiste alcun controllo per quelli che continuano a non avere rispetto della natura.
A questo punto l’amministrazione dovrebbe trovare sistemi più efficaci per contrastare chi inquina, preservando così la zona costiera che rientra confini comunali. (g.m.)