La Nuova Sardegna

Sassari

giovedì l’incontro 

Sigma, numerosi dipendenti scelgono il licenziamento

Sigma, numerosi dipendenti scelgono il licenziamento

SASSARI. Nei supermercati Sigma, dopo l’acquisizione delle quote societarie da parte di Rinaldo Carta, c’è grande apprensione. Giovedì è convocato un nuovo incontro tra l’azienda e i sindacati, per...

19 giugno 2018
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SASSARI. Nei supermercati Sigma, dopo l’acquisizione delle quote societarie da parte di Rinaldo Carta, c’è grande apprensione. Giovedì è convocato un nuovo incontro tra l’azienda e i sindacati, per capire che margini di trattativa possono ancora esserci sulle condizioni dettate dal patron di Cobec. La riduzione dei livelli professionali sembra un sacrificio molto indigesto da parte di numerosi lavoratori. Al punto che diversi di loro preferirebbero il licenziamento, piuttosto che una definitiva decurtazione salariale. Quindi i sindacati devono fare la conta. E sulla base del numero di persone che volontariamente si tirerebbero fuori da questo nuovo passaggio di consegne, si potranno avere dei margini per ridiscutere gli accordi.

Per far ripartire in maniera competitiva i 15 punti vendita che Sardegna Europa ha deciso di chiudere, e che Rinaldo Carta proverà a tenere aperti, occorre un tesoretto di 400mila euro. Questi almeno i conti ipotizzati dalla direzione aziendale. Risorse che servirebbero alla riqualificazione dei negozi, alle manutenzioni e alla promozione commerciale a brevissimo termine. La recente gestione, con gli scaffali sguarniti e le offerte ben poco incisive, si è dimostrata fallimentare. E infatti Sardegna Europa, che non riusciva più a sostenere i costi, un mese fa ha comunicato ai 124 dipendenti la volontà di abbassare le serrande e di licenziare il personale. Secondo Rinaldo Carta, invece, i margini per inserirsi sul mercato ci sono, e lo dimostrerebbero i risultati di Cortesantamaria e degli altri market che da un anno ha continuato a gestire. Ma 400mila euro di immediato investimento sarebbero la base di partenza. I sindacati sostengono che se un numero consistente di lavoratori scelgono il licenziamento, per l’azienda ci sarebbe già un consistente risparmio, cioè il presupposto economico per riavviare le attività. E quindi si potrebbe chiedere di rivedere alcuni dei sacrifici richiesti ai dipendenti, come la rinuncia ad un livello professionale. (lu.so.)

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