La Nuova Sardegna

Sassari

Poca acqua e black out, ospedali in crisi a Sassari

di Pinuccio Saba
Poca acqua e black out, ospedali in crisi a Sassari

L’allarme è scattato quando le scorte nei serbatoi sono scese sotto il livello di guardia. Danni elettrici nel blocco operatorio

27 giugno 2018
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SASSARI. In pochi giorni l’Azienda ospedaliera universitaria, per due volte è stata a pochi passi da una situazione di emergenza per un black out che ha danneggiato il gruppo di continuità del blocco operatorio del Materno infantile mentre avantieri l’allarme ha interessato l’alimentazione dei serbatoi dell’acqua (100 mila litri di capienza) che servono i reparti della cosiddetta “stecca bianca”.

Una situazione che ha indotto il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso a sottolineare il fatto che «le emergenze sono state affrontate con tempestività dai tecnici dell’Aou» ma «mettono a dura prova il sistema proprio perché impreviste e, in alcuni casi, neanche segnalate preventivamente. Diversamente si potrebbe allestire con maggiore tranquillità e programmazione un sistema di intervento, così da evitare guasti ad apparecchiature e macchinari che, poi, si traducono in disservizi per l’utenza. Per questo – conclude il manager – auspico una maggiore sinergia tra enti gestori e l’Aou».

A convincere il Antonio D’Urso è stato soprattutto l’ultimo episodio che si è registrato alla “stecca bianca”, quando è scattato l’allarme perché le scorte d’acqua erano scese sotto il livello di guardia.

«Non siamo stati avvisati di questa criticità – fanno sapere dall’Ufficio tecnico – e, per fortuna, non sono stati registrati disservizi nei reparti. Non è stato necessario attivare il servizio autobotti. Abbiamo monitorato le cisterne, per evitare che le cliniche si trovassero in difficoltà». Ma da Abbanoa spiegano che non c’è stato alcun problema alla rete di distribuzione e neppure un calo di pressione che poteva incidere sull’alimentazione dei serbatoi dell’ospedale. Abbanoa, spiegano ancora i tecnici, è intervenuta solo sulla valvola di alimentazione dei serbatoi, intervento che ha ripristinato la portata necessaria per far risalire il livello dello scorte. Una situazione che i tecnici dell’Aou hanno comunque monitorato per tutta la giornata sino a quando non è cessato lo stato di pre allarme. Non è però chiaro per quale ragione la portata d’acqua sia diminuita al punto tale da far scattare il sistema di allerta. Nessun problema, invece, al Santissima Annunziata.

Diverso il discorso per il black out che ha danneggiato un gruppo di continuità del blocco operatorio del Materno infantile. Lo sbalzo di tensione, arrivato dopo tre “stacchi” è stato così violento che ha bruciato una scheda del gruppo di continuità che entra in funzione non appena manca l’energia elettrica. L’incidente non ha avuto alcuna conseguenza perché le sale operatorie, oltre al gruppo di continuità, sono collegate ai gruppi elettrogeni, la seconda “riserva” nel caso di interruzioni dell’erogazione dell’energia elettrica, impianti (otto in tutto) che vengono testati ogni settimana. I tecnici dell’Aou hanno subito sostituito l’apparecchiatura danneggiata con una identica che avevano a disposizione. L’incidente, chiariscono all’Aou, non ha avuto altre conseguenze perché «hanno funzionato regolarmente i gruppi elettrogeni e i gruppi di continuità degli altri reparti critici».

Ma la dirigenza dell’Azienda ospedaliera non nasconde il timore che il danno poteva essere più consistente, sia in termini economici sia per i potenziali disagi per gli utenti. In passato, infatti, un black out aveva messo fuori uso un apparecchiatura utilizzata per gli accertamenti diagnostici e questo aveva causato la cancellazione e lo spostamento di numerose visite mediche.

Da qui il richiamo di Antonio D’Urso a una maggiore collaborazione degli enti che erogano servizi primari e l’Aou.

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