La Nuova Sardegna

Sassari

Wheeler: «Abbanoa deve gestire le reti»

di Luigi Soriga
Wheeler: «Abbanoa deve gestire le reti»

Il sindaco di Porto Torres chiede l’intervento immediato anche di Egas e Regione altrimenti si rivolgerà alla Procura

05 luglio 2018
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SASSARI. Non appena l’estate si è affacciata per davvero, la situazione dell’Asinara si è ripresentata puntuale in tutta la sua urgenza. Sistema idrico inesistente, turisti che iniziano a prendere d’assalto l’isola parco, nessuna prospettiva a breve termine di migliorare la gestione dell’acqua.

Al momento la patata bollente è tutta nelle mani del Comune di Porto Torres, e il sindaco Sean Wheeler ha deciso di adottare la linea dura e smuovere le acque. Due giorni fa ha firmato e pubblicato nell'Albo pretorio un’ordinanza che intima ad Egas e Abbanoa di farsi carico del sistema idrico all’Asinara. In caso di inadempienza, il sindaco tira in ballo la Regione, chiedendo al governatore Pigliaru di nominare un commissario ad acta. L’amministrazione ha anche intenzione di rivolgersi alla Procura della Repubblica.

«È scaduto definitivamente il tempo dei giochi e dei rimpalli – dice Wheeler – ho dovuto usare questo strumento per far fronte alla situazione di emergenza causata dalle inadempienze di Egas e di Abbanoa e ribadire nero su bianco le azioni che da oggi i due enti responsabili dell'amministrazione e gestione del servizio idrico integrato e la Regione Sardegna, titolare dei poteri sostitutivi, dovranno necessariamente compiere. Se non si adoperano immediatamente saranno responsabili del grave disservizio arrecato ai cittadini. Il Comune, in questo caso, si farà carico di ogni costo che però verrà addebitato ai primi due enti. Ovviamente tutta la documentazione sarà trasmessa all'autorità giudiziaria per eventuali illeciti penali e anche al Tar per l’accertamento di inadempienze in materia di erogazione di servizi pubblici e per il risarcimento dei danni». La goccia di troppo, per il sindaco di Porto Torres, è stato il vertice convocato dall’Egas il 7 giugno scorso al quale avevano partecipato il Comune, Abbanoa e la Regione. L’obiettivo doveva essere quello di ripartire da zero, assegnare a ciascun ente coinvolto nella gestione idrica dell’Asinara le proprie competenze e i proprie compiti. Quel giorno Wheeler era andato via sbattendo la porte parlando di presa per i fondelli: «Ho capito che dell’Asinara non importa nulla a nessuno – aveva detto a caldo – ancora una volta verremo lasciati da soli a gestire una situazione molto complessa». La posizione di Abbanoa, infatti, è stata molto chiara e si può sintetizzare così: le collaborazioni lasciano il tempo che trovano. La rete idrica dell’isola parco richiede una task force, risorse e competenze. Se i finanziamenti passeranno dal Comune ad Abbanoa, allora prendiamo in carico tutto. Ma al momento non c’è una mappatura degli impianti e delle reti, e a scatola chiusa non acquisiamo niente. Ora Wheeler riprova a mettere con le spalle al muro il gestore idrico: «Dopo l'ultima riunione ho perso la pazienza – dice il sindaco – ho assistito a un teatrino inaccettabile e con questa ordinanza metto tutti davanti alle loro responsabilità. Egas ha l'obbligo di garantire il definitivo affidamento del servizio idrico all'Asinara ad Abbanoa. Contestualmente Abbanoa, entro dieci giorni, si deve prendere in carico tutte le condotte di adduzione e distribuzione della rete idrica e fognaria e degli impianti e infrastrutture connesse, eseguendo tutti gli adempimenti e le attività necessarie per la gestione del servizio e assicurandone immediatamente l’erogazione. In caso di inadempienza di Abbanoa Spa o Egas, il presidente della Regione Pigliaru dovrà esercitare i poteri sostitutivi nominando un commissario ad acta».

«Infine, voglio rassicurare i cittadini, gli operatori commerciali e i turisti: il Comune garantirà l'intervento sostitutivo, continuando a pagare ingiustamente di tasca propria le spese di gestione. Gli oneri, sia quelli fin qui sostenuti che quelli da sostenere, ovviamente, saranno considerati però a carico di Egas e Abbanoa».



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