La Nuova Sardegna

Sassari

Abbanoa: «Wheeler incapace di gestire l’isola dell'Asinara»

Abbanoa: «Wheeler incapace di gestire l’isola dell'Asinara»

L’azienda ricorre al Tar contro l’ordinanza di Porto Torres: «Hanno tre milioni da tre anni e non riescono a investirli»

06 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’ordinanza del Comune di Porto Torres, che intima ad Egas e Abbanoa di farsi carico del sistema idrico dell’Asinara e chiede alla Regione, in caso non avvenga, di nominare un commissario ad acta: «È la palese dimostrazione dell’incapacità, ormai manifesta, di gestire un gioiello ambientale qual è l’Asinara».

Parole di Abbanoa, che in una durissima nota contro il sindaco Sean Wheeler, annuncia di aver intimato al primo cittadino di annullare il documento, a loro avviso illegittimo, e di essere pronta a presentare un ricorso al Tar.

«Da anni l’amministrazione – attacca l’ente gestore dell’acqua in una nota – ha in mano un finanziamento di oltre tre milioni di euro utili per risolvere le gravi criticità del sistema idrico e fognario dell’Isola-Parco, ma ad oggi, di quel finanziamento non è stato investito neanche un euro. Manca perfino una bozza di progetto preliminare che indichi con quali idee si voglia realizzare un sistema idrico-fognario-depurativo adeguato, con quali priorità e soprattutto con quali interventi urgenti».

«L’ordinanza-scaricabarile – continua Abbanoa – è il tentativo di mascherare il fallimento. Abbanoa, così come Regione ed Egas, ha già dato mandato ai propri legali per chiedere l’immediato annullamento in autotutela del provvedimento, con la messa in mora del Comune. Qualora il sindaco non dovesse procedere alla revoca, è pronto il ricorso al Tar. Le ordinanze sindacali, per loro natura, devono avere carattere d’urgenza e di contingibilità: entrambi requisiti inesistenti, se non attribuibili alla ritirata dall’amministrazione comunale che invece ha l’obbligo di agire oltre ad avere i finanziamenti per farlo».

«Egas ha promosso ripetutamente tavoli di confronto, anche col supporto di Regione – sottolinea la nota – per portare a definizione il passaggio delle infrastrutture idro-fognarie nel Servizio idrico integrato. Ma ad oggi non si capisce ancora cosa l’Amministrazione comunale voglia fare, oltre alla ricerca affannosa di scaricare su altri compiti e responsabilità che le sono propri».

«Abbanoa – chiude la partecipata pubblica – che vanta le migliori professionalità e l’esperienza, è pronta ad avviare già nel breve periodo interventi straordinari, per gestire nell’immediato la situazione d’emergenza lasciata dal Comune. Ancora oggi manca la mappatura delle reti e delle infrastrutture idriche e fognarie e l’elenco delle utenze da servire. Questo era l’impegno che aveva preso l’Amministrazione comunale e che avrebbe dovuto portare nel prossimo tavolo in programma nel mese di luglio. Solo dopo aver preso cognizione dello stato attuale degli impianti, si potrà avviare un piano di interventi strutturali da finanziare con i fondi già a disposizione del Comune dal 2015. Il mancato adeguamento delle infrastrutture e la totale assenza di una ricognizione su reti, impianti e utenze sono la vera causa del mancato passaggio delle competenze sul servizio idrico integrato dell’Isola-Parco».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative