La Nuova Sardegna

Sassari

Strada e villa nel verde di Scala di Giocca: sequestrato il cantiere

Gianni Bazzoni
Strada e villa nel verde di Scala di Giocca: sequestrato il cantiere

Inchiesta della Procura di Sassari, sigillata un’area di 6mila metri quadrati. La zona è sottoposta a tutela del paesaggio, indagano i carabinieri-forestali

09 luglio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una villa in costruzione, una stradina stretta allargata dalle ruspe per consentire il passaggio dei camion in mezzo al verde di Scala di Giocca, in una zona dove ogni variazione ha necessità del nulla osta preventivo della Soprintendenza per la Tutela del paesaggio. L’area di circa 6mila metri quadrati è stata messa sotto sequestro dai carabinieri-forestali “Lazio” del Centro anticrimine Natura di Cagliari (distaccamento di Alghero). I militari - a una delle loro prime uscite nel territorio dopo l’accorpamento della forestale ai carabinieri - hanno eseguito un provvedimento emesso dalla procura della Repubblica di Sassari che ha aperto una inchiesta sull’insediamento e sugli sviluppi di un cantiere che solo di recente pare abbia fatto registrare una intensificazione delle attività. I sigilli messi al cantiere hanno di fatto “intrappolato” anche i mezzi che si trovavano all’interno e che dovrebbero essere dissequestrati - per esigenze dell’azienda - nei prossimi giorni.

Le indagini sono appena cominciate dopo l’iniziativa della Procura che ha ricevuto un esposto riferito ad alcune operazioni di sbancamento in corso lungo il costone di Scala di Giocca (visibile in maniera più evidente all’altezza della prima galleria nel tratto da Cagliari verso Sassari) che avrebbero deturpato in maniera grave un ambiente sul quale graverebbero vincoli per la tutela del paesaggio. Non ci sono molti particolari, perché le operazioni - compreso il sequestro dell’intera area - si sono svolte senza particolare clamore e i sigilli risultano solo all’ingresso del cantiere (quindi nella parte alta, non visibile). Il provvedimento di sequestro penale dell’area di 6mila metri quadrati è stato affisso al cancello di lamiera attraverso il quale avevano accesso i camion e gli altri mezzi utilizzati nel cantiere.

Gli accertamenti ordinati dalla magistratura dovranno chiarire se i lavori sono in regola, se esistono tutte le autorizzazioni e le concessioni necessarie o se, invece, c’è stata una violazione delle norme che in quella fascia di territorio sono piuttosto rigide.

Pare che la villa in costruzione esistesse già da qualche tempo, anche se non era visibile in maniera chiara dalla strada ma solo da un punto particolare della zona. Sarebbe stata acquistata all’asta da un imprenditore sassarese che avrebbe poi deciso - con una attività recente - di aprire il cantiere e completare le opere. Una situazione complessa, perché per accedere alla villa la stradina si sarebbe rivelata insufficiente, tanto che con interventi di sbancamento importanti sarebbe stata spianata una vasta area con l’impiego delle pale meccaniche. Un via vai di camion e altri mezzi che ha destato l’attenzione anche degli investigatori che poi sono entrati in azione su delega della procura della Repubblica di Sassari. Nei prossimi giorni si potrebbero avere già i primi risultati dei controlli: le indagini hanno richiesto il provvedimento di sequestro penale dei 6mila metri quadrati per avere una fotografia chiara della situazione al momento del primo intervento. Verifiche sarebbero in corso anche sulla villa che risulterebbe sorta abusivamente e solo successivamente interessata da azioni per la eventuale sanatoria.

©RIPRODUZIONE RISERVATA



Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative