La Nuova Sardegna

Sassari

Il fatidico sì a Sorso costa 1000 euro

di Salvatore Santoni
Il fatidico sì a Sorso costa 1000 euro

Il Comune fissa le tariffe: sovrapprezzo nei festivi, ma i residenti pagano la metà

13 luglio 2018
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SASSARI. Non soltanto nel municipio e nel palazzo Baronale. Ora anche fronte mare o direttamente in ristorante; nella villa in campagna o nel cuore del centro storico. La liberalizzazione delle location dove celebrare matrimoni e unioni civili è partita. La mappa dei luoghi è ancora tutta da scrivere. Ma ci sono due cose certe: la trafila burocratica da superare per entrare nel circuito e l’ammontare della tassa che i novelli sposi dovranno sborsare al Comune di Sorso: 1250 euro nei festivi e 1000 nei feriali, a metà prezzo per i residenti.

Le nuove regole sono state fissate già nelle scorse settimane in un regolamento ad hoc. Ulteriori dettagli sono invece stati decisi nei giorni scorsi, quando l’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Morghen ha dato il via libera al bando pubblico (è pubblicato sul sito internet www.comune.sorso.ss.it).

La prima cosa da sapere è che i privati devono stipulare un contratto di comodato d’uso gratuito (accollandosi l’imposta di registro) di cinque anni col Comune – non serve la proprietà, è sufficiente godere dei cosiddetti diritti reali – e garantirsi come minimo il supporto di un geometra. Sì, perché per vedere la propria location in lista ci sono passaggi molto precisi da rispettare.

Si parte con le dimensioni: i locali non dovranno essere inferiori a 20 metri quadri. E, soprattutto, essere decorosi. All’interno bisogna allestire un tavolo di almeno un metro e cinquanta centimetri, e che sia drappeggiato e fornito di due cuscini. E ancora, l’ufficiale civile deve potersi adagiare su una poltroncina/sedia. Stesso discorso per i nubendi e i testimoni. Non possono poi mancare le tre bandiere d’ordinanza /italiana, europea, del Comune di Sorso) e un impianto audio. Infine le nuove regole prevedono anche sedute per gli invitati. Ma non è tutto, alla richiesta dovrà essere allegata una planimetria in scala, una relazione tecnica dove si asseverano una serie di altri dettagli: conformità urbanistica ed edilizia dello stabile, certificazione impianti, agibilità, accessibilità in riferimento alle norme di abbattimento delle barriere architettoniche. E altro ancora. A valutare l’idoneità degli spazi e degli allestimenti sarà una commissione presieduta dal dirigente del settore e composta dai responsabili dei servizi competenti per materia.



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