La Nuova Sardegna

Sassari

la richiesta di vincolo 

«La soprintendenza tuteli il vecchio orto botanico»

«La soprintendenza tuteli il vecchio orto botanico»

Una proposta di tutela per la Serra dell’antico Orto Botanico di via Paoli. L’hanno presentata i promotori della petizione per il giardino pubblico nell’area di fronte al Meridda (2500 firme raccolte)...

14 luglio 2018
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Una proposta di tutela per la Serra dell’antico Orto Botanico di via Paoli. L’hanno presentata i promotori della petizione per il giardino pubblico nell’area di fronte al Meridda (2500 firme raccolte) che lo scorso 27 giugno hanno inoltrato alla Soprintendenza una richiesta di vincolo per ciò che rimane del fabbricato risalente al 1903 che si trova nell’ex Orto botanico di via Paoli, la storica serra Buscalioni. Si tratta di un fabbricato storico apprezzabile dal punto di vista architettonico. Ma non si limita ad essere un bellissimo residuo di un Orto botanico del primo novecento, ma anche del sito dove questo si trova, chiamato per secoli “Carmine vecchio” per via di una chiesa e un convento secenteschi oggi scomparsi e dimenticati. «Sappiamo che ai primi del ‘900 Enrico Costa – spiegano i promotori dell’iniziativa – a partire da pochi resti colloca tali monumenti “nella campagna Schiaffino” in un’area cioè che oggi risulta compresa tra l’inizio di piazza d’Armi, via Paoli e via Repubblica romana. Il sito “Carmine vecchio” o “Carmine di fora”, sulla strada di Rizzeddu, che poi è la vecchia strada per Tissi, nel primo tratto comprende il triangolo tra Piazza d’Armi, via Paoli e via Deffenu ed ha come vertici tre edifici di pregio: Palazzo Brusco tra via Deffenu e piazza d’Armi, la casa con le cariatidi su piazza Salvator Ruiu e la casa ottocentesca ad angolo tra Piazza d’Armi e via Paoli, costruita a partire dal 1861 da un tal Schiaffino. Al centro di tale triangolo sta l’area S3p che i cittadini vogliono giardino».

Tornando alla richiesta di vincolo presentata alla Soprintendenza questa è documentata e corredata di foto storiche e recenti, di planimetrie di prospetti. Ci si augura che tale richiesta rafforzi la volontà di tutti per l’acquisizione al patrimonio pubblico dell’area in questione e per la successiva realizzazione del giardino pubblico previsto nel Puc. A breve sarà consegnato al Comune il progetto di giardino.



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