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I battelli elettrici per l’Asinara restano chiusi in cantiere

PORTO TORRES. I battelli elettrici finanziati circa dieci anni fa dal ministero dell’Ambiente a favore del Comune - con una somma di 492mila euro - si trovano da circa un anno all’interno del...

15 luglio 2018
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PORTO TORRES. I battelli elettrici finanziati circa dieci anni fa dal ministero dell’Ambiente a favore del Comune - con una somma di 492mila euro - si trovano da circa un anno all’interno del cantiere navale Polese alla radice della banchina degli “alti fondali”. L’amministrazione comunale aveva partecipato nel 2008 al progetto “Bando fonti rinnovabili, risparmio energetico e mobilità sostenibile nelle isole minori”, ma da allora ad oggi i due battelli “Cala Reale e Cala d’Oliva” non sono mai entrati in funzione smentendo tutte le aspettative dichiarate dall’attuale amministrazione. «I battelli sono arrivati nel mio cantiere a metà agosto 2017 – ricorda Alessandro Polese – e in teoria dovevano andare in mare dopo una settimana: così però non è stato, in quanto mancherebbe il passaggio di consegne dalla casa costruttrice al Comune».

Eppure nei mesi scorsi era stata la stessa amministrazione comunale a comunicare ufficialmente che l’iter amministrativo si era concluso con la registrazione dell’atto di trasferimento di proprietà dal cantiere costruttore, ditta Agromare con sede ad Angri, al Comune di Porto Torres. Ed era stata trasmessa anche tutta la documentazione necessaria alla Capitaneria di porto di Salerno ai fini dell’iscrizione delle imbarcazioni negli appositi registri. L’argomento dei battelli elettrici era approdato anche in consiglio comunale, approvato all’unanimità dai consiglieri presenti, e l’assessore all’Ambiente Cristina Biancu aveva detto che la prima necessità era quella di procedere ad una fase di sperimentazione.

Non si ha notizia se la tanto auspicata sperimentazione per avere la disponibilità nei mesi estivi dei battelli sul Parco nazionale dell’Asinara sia avvenuta. Resta il fatto che i battelli sono dentro il cantiere e rischiano anche questa estate di non entrare in acqua. (g.m.)



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