La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Domani alle 10 la commissione Attività produttive discuterà delle problematiche che riguardano lo scalo marittimo di Porto Torres. La convocazione della presidente Loredana De Marco prende spunto dalla proposta del consigliere Massimo Pintus - “Quale futuro per il nostro porto?” – che di per se può offrire diversi spunti per discutere finalmente di una risorsa importante che in molti definiscono quale vero volano dell’economia territoriale. A quanto pare uno degli argomenti dovrebbe riguardare gli operatori marittimi turritani e i costi da sostenere nei confronti dell’Autorità di sistema portuale, considerati piuttosto alti rispetto alle stesse tariffe presenti negli altri porti sardi. Ma non mancano certo altre criticità da risolvere, su cui l’amministrazione comunale dovrebbe farsi portavoce verso l’Authority considerando che la zona portuale è anche a due passi dalla cinta urbana. Tra queste ci sono le enormi buche presenti nell’asfalto stradale che si affaccia proprio alla città, per esempio, che sono state segnalate ufficialmente nei mesi scorsi dalla Capitaneria di Porto all’Authority. Un reportage fotografico dove viene illustrata la situazione precaria del manto stradale e che ancora oggi rappresenta una trappola pericolosa per le automobile che transitano nel porto. Altro argomento fondamentale per definire il reale sviluppo urbanistico è il Piano regolatore del porto, che secondo il pronunciamento del ministero dei Trasporti è da rifare. Di questo punto controverso non si è mai discusso all’interno dell’amministrazione - nonostante gli anni scorsi si siano spesi centinaia di migliaia di euro per portare avanti lo stesso Piano-e se qualcuno vuole parlare di futuro del porto dovrebbe cominciare a farlo. (g.m.)