La Nuova Sardegna

Sassari

Il fuoco lambisce le case distrutti quaranta ettari

di Luca Fiori
Il fuoco lambisce le case distrutti quaranta ettari

Pomeriggio di paura tra Palmadula e Canaglia con il rogo alimentato dal vento Timore per alcuni animali al pascolo. Sul posto tre elicotteri e squadre a terra

17 luglio 2018
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SASSARI. Prima ancora che gli elicotteri della Forestale e dei vigili del fuoco iniziassero a volteggiare sulle loro teste e le squadre a terra a combattere faccia a faccia con le fiamme, gli allevatori della Nurra si sono rimboccati le maniche e senza perdere tempo hanno fatto quello che c’era da fare. Hanno fatto quel primo intervento che spesso risulta determinante.

Decine di capi bovini terrorizzati in mezzo ai campi, per i roghi che nel primo pomeriggio di ieri - sospinti da un vento fortissimo - hanno iniziato a divorare un costone di macchia mediterranea tra Palmadula e Canaglia, in località La Pedraia, sono stati tratti in salvo e condotti lontano dalle fiamme. Al sicuro.

I vitelli e le mucche che ieri subito dopo pranzo rischiavano di morire carbonizzati tra i quaranta ettari di terreni distrutti dal fuoco, si sono salvati tutti proprio grazie alla tenacia degli allevatori della zona e poi all’intervento di volontari e dell’impeccabile macchina dei soccorsi. Le fiamme hanno lambito anche alcune abitazioni di campagna, ma il pronto intervento dei carabinieri della stazione di Palmadula, coordinati dal maresciallo Alessandro Reina, ha scongiurato il pericolo anche per le persone.

Il fuoco alla fine ha distrutto 40 ettari di terreno, quasi tutti dedicati a pascolo e uno solo di macchia mediterranea. Solo in serata la situazione è tornata lentamente alla normalità. Sul posto, insieme ai carabinieri e ai volontari della zona, hanno operato per ore gli uomini del Corpo forestale, di Forestas di Alghero e Sassari, vigili del fuoco e barracelli di Sassari e di Porto Torres.

Oltre alle squadre di terra, sono intervenuti gli elicotteri con base a Bosa e Anela e il SuperPuma partito da Fenosu, l’elicottero pesante con capacità di oltre 4,5 tonnellate tra acqua e liquido estinguente e il trasporto di 15 uomini - chiamato all’intervento a causa delle difficoltà causate dal forte vento.

Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal Corpo forestale della Sardegna, responsabile della funzione di spegnimento degli incendi boschivi. Il fortissimo vento di libeccio ieri pomeriggio soffiava fortunatamente in direzione opposta ad alcune abitazioni e aziende agricole della zona e questo ha scongiurato danni maggiori. I carabinieri hanno gestito il traffico, rimasto bloccato a lungo per garantire l’incolumità degli abitanti e dei turisti diretti verso le spiagge dell’Argentiera e di Stintino.

Paura anche a Ploaghe dove ieri pomeriggio gli uomini della compagnia barracellare e della Forestale nel corso di un incendio hanno tratto in salvo due cani rimasti intrappolati in un canile avvolto dalle fiamme. Il forte vento ha causato danni anche a Sassari dove l'impianto di sollevamento di Abbanoa, a Monte Oro, è finito fuori uso. Nel pomeriggio i tecnici sono intervenuti con le squadre elettromeccaniche e hanno proceduto alla riparazione e al riavvio dell’impianto in poche ore.

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