La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, Mediaworld sospende i trasferimenti

di Nadia Cossu
Sassari, Mediaworld sospende i trasferimenti

Venti dipendenti accettano la riduzione delle ore di lavoro e “salvano” i colleghi. La Fisascat Cisl: qui unico caso in Italia

19 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il trasferimento a Trento era stato comunicato dall’azienda ai lavoratori con una raccomandata. Era il 4 giugno, una data che un gruppo di dipendenti sassaresi di Mediaworld ha bene impressa nella mente. Da un giorno all’altro si erano visti recapitare una lettera: «Il primo luglio sarete trasferiti nella sede di Trento». Facile immaginare lo sconforto dei destinatari di quella missiva che improvvisamente avrebbero dovuto lasciare casa e famiglia per mantenere il posto di lavoro.

Ma quel rischio è stato scongiurato. L’azienda Media Market Spa ha infatti comunicato la revoca degli otto trasferimenti dalla sede lavorativa di Sassari a quella di Trento. Risultato che è stato possibile raggiungere grazie alla grande solidarietà dei colleghi.

La proposta della Fisascat Cisl di Sassari, supportata dalla Confederazione territoriale, è arrivata sul tavolo dell’azienda in poco tempo. Proposta nella quale veniva riferito che venti lavoratori (su quaranta complessivi) avevano manifestato la volontà di ridursi l’orario di lavoro, in linea – o quasi – con la richiesta fatta dall’azienda che prevedeva all’interno dell’organizzazione orari di 38, 30, 28, 20 e 18 ore settimanali.

«Una trattativa difficile e complessa – ha spiegato Maria Giovanna Mela, segretaria generale della Fisascat Cisl provinciale – perché si è dovuto lavorare, per trovare un accordo, in prossimità della fine del contratto di solidarietà che scadeva il 30 giugno. Con l’azienda che dichiarava un esubero di otto unità diventato ormai strutturale nel punto vendita di Sassari, per un totale di ore di esubero di 1039 settimanali». Proprio prima della scadenza della solidarietà l’azienda aveva inviato la lettera di trasferimento a otto lavoratori. A quel punto il sindacato ha agito anche per vie legali con gli avvocati Antonio Meloni e Cristina Marras che hanno impugnato il provvedimento.

Nel frattempo la trattativa andava avanti e un gruppo di dipendenti di Mediaworld ha dato la disponibilità a sostenere concretamente le otto persone che avevano ricevuto la lettera di trasferimento. «In termini di solidarietà – aggiunge il sindacato – sono state recepite tutte le difficoltà. Venti hanno accettato volontariamente una riduzione dell’orario di lavoro per un tempo determinato di 36 mesi e con un grande sacrificio anche personale hanno ottenuto la revoca dei trasferimenti per i propri colleghi».

Trasloco a Trento, quindi, scongiurato e trattativa chiusa con successo. «Auspichiamo che questo sacrificio – dice la segreteria territoriale della Fisascat – sia accompagnato da una politica industriale e commerciale dell’azienda finalizzata a scongiurare in un prossimo futuro situazioni spiacevoli come questa appena passata. Ringraziamo per il lavoro svolto le Rsa del punto vendita, in quanto in un momento molto difficile hanno tenuto un comportamento responsabile e costruttivo per la buona riuscita della vertenza».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative