La Nuova Sardegna

Sassari

MONUMENTI DA SALVARE 

Ponte romano, si riparte da un progetto del 2008

PORTO TORRES. Quando a metà febbraio il comitato tecnico scientifico del Mibact approvò un grande piano d’investimenti sul patrimonio culturale nazionale, molti rimasero sorpresi anche perché, tra i...

20 luglio 2018
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PORTO TORRES. Quando a metà febbraio il comitato tecnico scientifico del Mibact approvò un grande piano d’investimenti sul patrimonio culturale nazionale, molti rimasero sorpresi anche perché, tra i comuni sardi, fu quello di Porto Torres ad ottenere le maggiori attenzioni. Addirittura 6.727.200 gli euro destinati a tre interventi: 2.800.000 al Polo Museale per l’ampliamento dell’Antiquarium Turritano e la valorizzazione ai fini turistico-culturali dell’area archeologica di Turris Libisonis, i restanti alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per lavori sul ponte romano (3.350.000) e nell'area archeologica di Turris Libisonis (577.200).

A distanza di qualche mese, la responsabile della sede operativa turritana della Soprintendenza Gabriella Gasperetti conferma che i lavori di progettazione e rimodulazione di progetti precedenti procedono, specificando meglio le ipotesi di utilizzo. Per quanto concerne il Ponte Romano si va rimodulando un progetto risalente al 2008 e si programma primariamente la rimozione dell’asfalto dal tratto ancora ricoperto, il ripristino dei vecchi basoli, l’eliminazione di piante infestanti e un lavoro sui parapetti. L’intervento che fa maggiormente sognare gli appassionati di archeologia concerne però la Domus dei Mosaici Marini. Riportata in parte in luce nel 2006, la spettacolare abitazione edificata a ventaglio sfruttando il declivio naturale nella zona che si affaccia sul ponte e sul Golfo dell’Asinara, con scelte progettuali tipiche dell’ambiente laziale e campano, è caratterizzata dalla presenza di spettacolari mosaici con temi geometrici e teorie di animali marini, di rifiniture in marmi pregiati policromi e intonaci dipinti figurati. Il progetto ne prevede lo scavo, il restauro e la valorizzazione a fini turistico-culturali. C’è da ricordare, inoltre, che un altro grande progetto finanziato coi fondi dell’8‰ dell’Irpef riguarda la Domus di Orfeo, per cui sono in programma l’ultimazione dello scavo per scoprire la domus nella sua interezza e probabili interventi sul calidarium delle Terme Centrali ed il decumano nord.

Emanuele Fancellu

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