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Le casse del Comune vanno in rosso

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L’allarme del sindaco Sassu: non riusciremo ad aggiustare le strade

21 luglio 2018
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SENNORI. Le casse del Comune di Sennori sono vuote. È questo l’annuncio choc che arriva direttamente dal primo cittadino, Nicola Sassu. Le finanze dell’amministrazione sono andate ko a causa di un esproprio del 1978 e un contenzioso del 2009: complessivamente 582mila euro di debiti fuori bilancio che verranno pagati con un mutuo ad hoc. I servizi essenziali saranno salvaguardati mentre la manutenzione delle strade subirà un taglio.

Il via libera ai debiti è arrivato nei giorni scorsi, quando il consiglio comunale ha approvato le due pratiche relative. Il primo debito ammonta a 386 mila euro e recepisce una sentenza emessa nel 2011 dalla Corte d’appello di Sassari per l’esproprio del terreno a Montigeddu su cui è stata costruita la scuola, ultimata nel 1981. I proprietari dell’area avevano fatto causa al Comune nel 1984 chiedendo una cifra esorbitante poi rimodulata dal tribunale fino ai 386 mila euro della recente sentenza. Di questo debito negli anni precedenti l’amministrazione ha accantonato 186 mila euro, ma per raggiungere la somma richiesta sarà costretta ad accendere un mutuo. L’altro debito fuori bilancio riguarda un contenzioso nato con la società Cosir, che dal 2002 ha gestito il servizio di igiene urbana del paese. Nel 2009 la ditta ha fatto causa al Comune per una serie di servizi non compresi nel contratto d’appalto ma svolti dal 2002 al 2005. La richiesta iniziale era di oltre un milione di euro, ma il lodo arbitrale che ha condannato il Comune al pagamento, notificato nel 2012, ha fissato la cifra da versare alla Cosir in 182 mila euro, più 14 mila di spese legali. Gli uffici hanno già avuto il via libera a saldare la pratica ma le casse comunali sono vuote. «Abbiamo dovuto chiudere due vertenze che si trascinavano da troppi anni – spiega in un comunicato Nicola Sassu – ma ora il Comune si trova senza liquidità e per garantire ai cittadini i servizi essenziali saremo costretti a rivedere il programma di governo. Le priorità di spesa comprenderanno senza dubbio tutto ciò che riguarda i servizi sociali, ma saremo costretti a lasciare fuori temporaneamente altri servizi, come le manutenzioni delle strade». (s.sant.)

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