La Nuova Sardegna

Sassari

Caccia a Palazzo Ducale via alle grandi manovre

di Giovanni Bua
Caccia a Palazzo Ducale via alle grandi manovre

Schieramenti al lavoro per preparare le amministrative della primavera 2019 Il centrodestra è un cantiere, il Pd nel caos, il M5S verso la conferma di Murru

23 luglio 2018
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SASSARI. Grandi manovre al via in vista delle amministrative del prossimo anno, con tutti gli schieramenti al lavoro a caccia della formula magica che gli permetta di dare l’assalto a Palazzo Ducale.

Centrodestra. I movimenti più visibili, per ora, si registrano nel centrodestra. Da lunedì scorso il gruppo di civiche che si sta coagulando intorno a Sassari Libera dell’avvocato penalista Luigi Satta, ha iniziato i suoi incontri settimanali aperti al pubblico. L’ultimo atto di un lavoro che va avanti da un paio d’anni e che ha già incassato l’adesione di Lega-Psd’Az e Base (che per mesi ha messo a disposizione la sua sede per le riunioni del direttivo). Ci sono però delle complicazioni. Il “padre nobile” del progetto, che sembrava dover essere l’ex sindaco Nanni Campus, sembra sempre più convinto a scendere in campo personalmente, con il totale appoggio di Nicola Lucchi e della sua “Sassari è”. Candidatura che non andrebbe bene al blocco civico che invece punta deciso sul nome di Luigi Satta.

Alla finestra rimangono i Riformatori di Michele Solinas e il Pds di Ottavio Sanna e Paolo Maninchedda. Che da una parte lavorano per creare un blocco unitario, dall’altra tengono le mani completamente libere in attesa di definire gli equilibri delle vicinissime, e assai importanti, Regionali di febbraio.

In mezzo al guado Forza Italia, che Campus non vuole assolutamente, e che invece sarebbe accolta a braccia aperte da Sassari Libera (che invece non sembra gradire un patto con Maninchedda). Anche in questo caso però bisognerà aspettare di “pesare” le alleanze (e soprattutto i risultati) del voto invernale.

Centrosinistra. Se il centrodestra cerca la quadra il centrosinistra naviga ancora in alto mare. Anche perché, prima di pensare alla coalizione, ci sono da risolvere i problemi interni del Pd. Che il sindaco Sanna si voglia ricandidare non è un mistero. E neppure che gran parte del partito, almeno tra i dirigenti, non lo voglia. La proposta di tregua passerebbe per primarie aperte, ma non c’è nemmeno accordo sulla data, con la segreteria cittadina che le vorrebbe a novembre, e il sindaco a marzo. Sanna comunque sarebbe disposto a parteciparvi solo come unico concorrente del Pd. Proposta che alla fine il resto del partito potrebbe anche accettare, appoggiando però (anche se non ufficialmente) un candidato “civico”, non direttamente riconducibile ai Dem.

Il M5s. Va dritto per la sua strada invece il M5s, forte anche del clamoroso successo alle Politiche di marzo. Il candidato sindaco sembrerebbe essere il consigliere comunale Maurilio Murru, già in corsa nel 2014, che avrebbe deciso di giocare il suo secondo (e ultimo, per le regole pentastellate) gettone in politica per dare l’assalto alla poltrona di sindaco. Esclusa qualsiasi alleanza o apparentamento all’eventuale secondo turno.

Gli altri. Ancora molte comunque le tessere che devono andare al loro posto. Una tra tutte quella del movimento dei sindaci di Pizzarotti. Il primo cittadino di Parma ha presentato a Nuoro nei giorni scorsi il movimento di Italia in Comune, che correrà alle Regionali, e sicuramente anche alle amministrative sassaresi. Insieme a chi ancora non è dato saperlo. Per ora sono sfumati alcuni abboccamenti tentati dal Pd nei giorni scorsi per convincere i pizzarottiani a giocare un ruolo di primo piano nella crisi in corso a Palazzo Ducale.

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