La Nuova Sardegna

Sassari

Ciclista travolto e ucciso sulla 131

di Pinuccio Saba
Ciclista travolto e ucciso sulla 131

Nino Sanna, 75 anni, stava attraversando l’incrocio per Bancali quando è stato investito da una Bmw

24 luglio 2018
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SASSARI. Ancora sangue sulla ex 131, ancora una vittima all’incrocio fra l’ex strada statale e la Provinciale 56, la Bancali-Abbacurrente che attraversa la Nurra. La vittima è un pensionato di 75 anni, Nino Sanna, portotorrese, ciclista appassionato ed esperto, travolto e ucciso mentre attraversava l’incrocio per rientrare a casa, distante ormai poche centinaia di metri.

L’incidente poco prima delle 11. Nino Sanna era uscito per la solita pedalata che alternava a una breve passeggiata. In sella alla propria mountain bike azzurra, stava percorrendo la Provinciale 56 in direzione di Bancali, ma per raggiungere la propria abitazione doveva attraversare l’incrocio con la ex Carlo Felice. Un incrocio che Nino Sanna ha impegnato con la solita attenzione ed era quasi riuscito a superare la semi-carreggiata quando, dalla direzione di Sassari, è arrivata una Bmw 320 station wagon condotta da un rappresentante sassarese di 48 anni. Quest’ultimo non è riuscito ad evitare l’impatto con il ciclista che, colpito dalla parte anteriore sinistra della grossa berlina, è finito nell’aiuola spartitraffico.

Alcuni automobilisti e lo stesso investitore hanno provato a soccorrere Nino Sanna, ma il pensionato era già morto. In pochi minuti è arrivata un’autoambulanza medicalizzata del 118 che ha constatato il decesso del ciclista e subito dopo sono arrivate due pattuglie del pronto intervento della polizia di stato e della polizia stradale di Sassari. «Ho sentito il colpo ma pensavo fosse uno dei tanti camion che passano davanti a casa– ha raccontato un uomo la cui abitazione si affaccia proprio sull’incrocio –. Solo dopo mi sono accorto di quello che era accaduto».

Le forze dell’ordine, inoltre, hanno dovuto attendere alcune ore prima di riuscire a identificare la vittima che - come tanti ciclisti - viaggiava senza documenti. A dare un nome alla vittima è stato il fratello, avvertito da un vicino di casa che aveva riconosciuto la bicicletta di Nino Sanna.

Gli uomini della polizia stradale hanno effettuato i rilievi tecnici e in serata hanno raccolto la testimonianza di una giovane donna che aveva assistito all’incidente ma che, in stato di shock, era stata accompagnata in ospedale. Una testimonianza che ha sostanzialmente confermato la prima, sommaria ricostruzione della dinamica dell’incidente effettuata dalla polizia stradale. Le forze dell’ordine adesso dovranno esaminare tutti i dati raccolti sul luogo dell’incidente costato la vita a Nino Sanna. Un ciclista esperto, appassionato, che in passato è stato dirigente di squadra dilettantistica, la “Serse Coppi”, quindi un ciclista prudente soprattutto quando pedalava sulla ex 131 e quando impegnava gli incroci con la ex Carlo Felice. Una tragedia che ha destato sgomento a Porto Torres, dove il pensionato era molto conosciuto. Soprattutto dai tanti ciclisti amatoriali, con i quali aveva percorso tutte le strade della Nurra.

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