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Sassari

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Droga h24 nel centro storico arrestati due spacciatori

Droga h24 nel centro storico arrestati due spacciatori

SASSARI. A conclusione di una complessa indagine avviata dai carabinieri della compagnia di Sassari lo scorso marzo, ieri sono state eseguite tre misure cautelari: due in carcere e una con obbligo di...

25 luglio 2018
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SASSARI. A conclusione di una complessa indagine avviata dai carabinieri della compagnia di Sassari lo scorso marzo, ieri sono state eseguite tre misure cautelari: due in carcere e una con obbligo di dimora per spaccio aggravato e continuato di sostanze stupefacenti in concorso. In carcere sono finiti Femi Friday (di 27 anni) e Jeff Oyakhire (di 20 anni), entrambi nigeriani.

Per diversi mesi i militari dell’Arma avevano concentrato la loro attività nel centro storico, in alcuni vicoli in cui era stato notato un frequente viavai di noti tossicodipendenti. Sono così cominciati gli appostamenti finalizzati all’individuazione delle cessioni di stupefacenti, documentate anche con fotografie e videoriprese. Col trascorrere dei mesi sono quindi stati identificati i vari spacciatori, con non poche difficoltà, considerato il non proprio facile accesso alle strade interessate per via delle “vedette” in grado di dare l’allarme al passaggio delle forze dell’ordine.

Il modus operandi consisteva nell’avvicinarsi dell’acquirente allo spacciatore presente in quel momento, il quale consegnava lo stupefacente subito dopo aver ricevuto il denaro. La Procura ha concordato con la ricostruzione degli inquirenti, secondo cui il gruppo criminale ha agito secondo le logiche di un vero e proprio mercato a cielo aperto, che forniva la disponibilità dello stupefacente h24 grazie all’avvicendamento, nel corso della giornata, degli spacciatori, non concorrenti tra loro, ma sodali nella vendita di stupefacenti. I carabinieri del nucleo operativo, una volta capito il meccanismo, sono riusciti a fare una serie di riscontri e avere così la prova materiale che i tanti incontri tra i tossici e i sospettati non erano affatto casuali. Chi si recava in quella precisa zona e prendeva contatti con quelle persone, lo faceva con l’unico scopo di approvvigionarsi dello stupefacente. Raccolte prove sufficienti e avuto il via libera dai magistrati, è scattato il blitz.

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