I mini candelieri danzano nelle corsie della Pediatria
di Antonio Meloni
L’lntergremio porta per il terzo anno consecutivo la Faradda tra i piccoli malati I mini gremianti hanno sfilato nella clinica di viale San Pietro tra sorrisi e applausi
27 luglio 2018
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SASSARI. L’immagine più bella è il sorriso di un bambino che, in braccio alla mamma, ciuccio e pigiamino, assiste alla sfilata dalla soglia della sua stanzetta di piccolo degente. Dopo un attimo di sorpresa, la gioia del bimbo è palpabile e quel corteo festoso rallegra subito lui e tutti gli ospiti del reparto.
Sono le 10.30 quando il rullo del tamburo annuncia l’ingresso della visita dei mini candelieri nelle corsie della clinica pediatrica di viale San Pietro. Per il terzo anno consecutivo la bella iniziativa, voluta e ideata da Marco Dettori, vicepresidente dell’Intergremio, ha portato la festa tra i bimbi ricoverati nella struttura diretta da Roberto Antonucci. Uno squisito preludio di quella sfilata che la sera del 14, come ogni anno, anima il centro storico fino a notte fonda. Il corteo, composto da una mini rappresentativa di piccoli gremianti, fra gli 8 e i 12 anni, è partito qualche minuto prima dallo spiazzo del nuovo ospedale Santissima Annunziata, in via De Nicola. Quindi ha imboccato viale San Pietro alla volta del blocco materno infantile dove i “mini” hanno sostato all’ingresso regalando al pubblico l’emozione delle prime evoluzioni al ritmo del tamburo.
Pochi minuti e poi su per le scale perché i ceri, se pure di dimensioni ridotte, sono troppo alti per la cabina dell’ascensore. Ma i mini portatori non si sono certo fatti scoraggiare dalla fatica e, con grande slancio, hanno portato i ceri fino al secondo piano dove ad attenderli c’erano i loro coetanei che in questi giorni, per ragioni diverse, sono ospiti del reparto ospedaliero. All’ingresso, il primario, Roberto Antonucci, ha fatto gli onori di casa con medici e infermieri che, smartphone alla mano, hanno immortalato quello che ormai è considerato uno degli eventi più attesi del ricco programma dei Candelieri. «Un’iniziativa – ha detto Antonucci – che rallegra i bambini e contribuisce ad avvicinare ulteriormente noi del reparto alle tradizioni di una città ricca di storia». I mini ceri cominciano a danzare tra le corsie della Pediatria per la gioia dei piccoli ospiti, otto in questi giorni, a fronte di una media di oltre venti in altri periodi dell’anno. I bambini si affacciano incuriositi dalla soglia delle loro stanzette mentre medici, infermieri e genitori accompagnano le evoluzioni dei mini gremianti con applausi e tifo da stadio. «Il senso dell’iniziativa – dice Marco Dettori, affiancato da Fabio Madau, segretario dell’Intergremio – è quello di condividere la gioia della festa con i bambini ricoverati e l’aspetto più significativo e che a farlo siano proprio i loro coetanei in sintonia con il messaggio di solidarietà della festa». Alla fine della manifestazione una foto ricordo e la consegna di oggetti-simbolo: i bora bora e un bel pacco di magliette con il disegno stilizzato del candeliere.
Sono le 10.30 quando il rullo del tamburo annuncia l’ingresso della visita dei mini candelieri nelle corsie della clinica pediatrica di viale San Pietro. Per il terzo anno consecutivo la bella iniziativa, voluta e ideata da Marco Dettori, vicepresidente dell’Intergremio, ha portato la festa tra i bimbi ricoverati nella struttura diretta da Roberto Antonucci. Uno squisito preludio di quella sfilata che la sera del 14, come ogni anno, anima il centro storico fino a notte fonda. Il corteo, composto da una mini rappresentativa di piccoli gremianti, fra gli 8 e i 12 anni, è partito qualche minuto prima dallo spiazzo del nuovo ospedale Santissima Annunziata, in via De Nicola. Quindi ha imboccato viale San Pietro alla volta del blocco materno infantile dove i “mini” hanno sostato all’ingresso regalando al pubblico l’emozione delle prime evoluzioni al ritmo del tamburo.
Pochi minuti e poi su per le scale perché i ceri, se pure di dimensioni ridotte, sono troppo alti per la cabina dell’ascensore. Ma i mini portatori non si sono certo fatti scoraggiare dalla fatica e, con grande slancio, hanno portato i ceri fino al secondo piano dove ad attenderli c’erano i loro coetanei che in questi giorni, per ragioni diverse, sono ospiti del reparto ospedaliero. All’ingresso, il primario, Roberto Antonucci, ha fatto gli onori di casa con medici e infermieri che, smartphone alla mano, hanno immortalato quello che ormai è considerato uno degli eventi più attesi del ricco programma dei Candelieri. «Un’iniziativa – ha detto Antonucci – che rallegra i bambini e contribuisce ad avvicinare ulteriormente noi del reparto alle tradizioni di una città ricca di storia». I mini ceri cominciano a danzare tra le corsie della Pediatria per la gioia dei piccoli ospiti, otto in questi giorni, a fronte di una media di oltre venti in altri periodi dell’anno. I bambini si affacciano incuriositi dalla soglia delle loro stanzette mentre medici, infermieri e genitori accompagnano le evoluzioni dei mini gremianti con applausi e tifo da stadio. «Il senso dell’iniziativa – dice Marco Dettori, affiancato da Fabio Madau, segretario dell’Intergremio – è quello di condividere la gioia della festa con i bambini ricoverati e l’aspetto più significativo e che a farlo siano proprio i loro coetanei in sintonia con il messaggio di solidarietà della festa». Alla fine della manifestazione una foto ricordo e la consegna di oggetti-simbolo: i bora bora e un bel pacco di magliette con il disegno stilizzato del candeliere.
