La Nuova Sardegna

Sassari

La clochard rapinata a Platamona: accertamenti nella tenda

di Salvatore Santoni
La clochard rapinata a Platamona: accertamenti nella tenda

La polizia municipale a caccia di tracce utili alle indagini Elsa Sotgia era stata trovata ricoperta di sangue all’alba del 24, ora è in ospedale

30 luglio 2018
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SASSARI. Il giallo di Platamona si infittisce. Gli uomini della polizia municipale di Sassari hanno ricostruito gli spostamenti della clochard Elsa Sotgia, ritrovata ricoperta di sangue a Platamona all’alba del 24 luglio scorso, e la scansione temporale di quella che almeno per ora rimane una presunta rapina. Mentre la donna si trova tuttora ricoverata all’ospedale Santissima Annunziata con una brutta ferita alla testa, ieri mattina gli agenti guidati dal comandante Gianni Serra hanno acquisito ulteriori elementi utili e sentito le persone che hanno soccorso la donna.

Le indagini per fare luce sulla vicenda, e quindi risalire agli eventuali responsabili, proseguono a ritmo serrato. Elsa Sotgia è incappata in una situazione molto critica. La notte tra il 23 e il 24 luglio la donna si è infatti ritrovata con una copiosa emorragia per una ferita alla testa. Senza gli anelli d’oro al dito, i soldi e senza telefono cellulare. Sola nella sua panchina nella Rotonda di Platamona, dove vive accampata da diversi mesi, e dove nel cuore della notte non circola anima viva. E quindi senza la possibilità di chiedere aiuto.

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Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti, l’aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 3 del mattino. E quindi la clochard è riuscita a chiedere aiuto soltanto alle prime luci dell’alba, quando a Platamona hanno cominciato ad arrivare gli operai della pulizia spiagge. Elsa Sotgia è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 soltanto dopo l’allarme lanciato da alcuni operai della pulizia spiagge. Ed è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, dove si trova tuttora ricoverata nel reparto di Neurochirurgia con una grave ferita alla nuca e una prognosi di 40 giorni di cure.

Al pronto soccorso e agli inquirenti la clochard ha detto di essere stata rapinata. Nella sua ricostruzione ha ripercorso i suoi ultimi spostamenti prima del fatto: lunedì scorso è andata in un bar per mangiare qualcosa e alle 21 era già rientrata nella sua panchina. Alle tre di mattino viene risvegliata di soprassalto e si accorge di avere una ferita alla testa che le fa perdere molto sangue. E quando ha provato a cercare aiuto si è resa conto di non aver più il cellulare e anche tutto l’oro che portava addosso: anelli, una catenina, un bracciale e qualche soldo. Ha dovuto attendere circa due ore prima che alla Rotonda passasse qualcuno. E quando gli operai sono arrivati per pulire l’arenile, intorno alle 5 del mattino, si è fiondata a chiedere aiuto. La donna è arrivata in pronto soccorso a bordo di un’ambulanza del 118 intorno alle 8.30 e, dopo una serie di analisi cliniche, è stata trasferita in Neurochirurgia dove è ancora ricoverata.


 

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