La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, catena umana per salvare due cagnette abbandonate in un terrazzo

di Luca Fiori
Sassari, catena umana per salvare due cagnette abbandonate in un terrazzo

Da giorni sotto il sole. I vicini hanno chiamato vigili del fuoco e polizia locale. I due cuccioli sono stati affidati alla Lida. Il proprietario è stato denunciato

31 luglio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sotto un sole cocente e con accanto solo un secchio di acqua sporca e stagnante, sono riuscite a sopravvivere grazie ai tozzi di pane che gli abitanti della palazzina di via Eufemia Sechi - quartiere di Sant’Orsola Nord - lanciavano loro dai balconi vicini per farle smettere di abbaiare.

La salvezza - per due cagnette deperite e spaventate, rinchiuse da giorni in un terrazzo al primo piano di una palazzina popolare - è arrivata nel primissimo pomeriggio di ieri quando i vigli del fuoco hanno raggiunto il terrazzino con la scala e hanno messo fine al suplizio.

L’allarme era stato lanciato già da domenica sera da alcuni abitanti della via. Non vedendo da qualche giorno i proprietari dei due cani - due cucciolone di pochi mesi di Jack Russell e Pitbull - gli abitanti del palazzo hanno chiamato la polizia locale e raccontato cosa stava accadendo in quel terrazzino angusto, in cui le cagnette erano costrette anche a fare i bisogni.

Ieri mattina gli agenti del comando di via Carlo Felice hanno avvisato la Procura, attivato la macchina dei soccorsi e dopo tutti gli accertamenti per il proprietario delle cagnette è scattata una denuncia per maltrattamento di animali.

A fine mattinata a Sant’Orsola è arrivato anche un veterinario della Asl che insieme ai vigili del fuoco ha potuto constatare le condizioni delle povere bestiole. Le due cagnette - ridotte pelle e ossa - non erano in pericolo di vita imminente, ma il soggiorno prolungato nella terrazza sotto il sole non sarebbe stata la condizione migliore per garantire la loro sopravvivenza. Così il sostituto procuratore Giovanni Porcheddu ha disposto il sequestro preventivo delle due cagnette. Il padrone, raggiunto telefonicamente dagli agenti della polizia locale, è quasi caduto dalle nuvole per tanto clamore.

L’uomo ha spiegato di trovarsi fuori città per lavoro e di essere impossibilitato a rientrare fino al prossimo fine settimana. Ogni tanto - hanno raccontato i vicini di casa ai vigili urbani - era il figlio a recarsi nell’appartamento di via Eufemia Sechi per ripulire il terrazzino dagli escrementi, aggiungere un po’ d’acqua e dare qualcosa da mangiare alle due cagnette. Troppo poco per la magistratura per garantire alle due cucciolone di poter sopravvivere all’interno di un terrazzo esposto al sole per buona parte della giornata, specialmente in vista dell’ondata di caldo dei prossimi giorni. Subito dopo pranzo i vigili del fuoco hanno raggiunto le cagnette con una scala e le hanno affidate provvisoriamente ai volontari della Lida che le hanno accompagnate nel canile di via Monti di Jesgia, dove già da ieri sera hanno ripreso a fare pasti regolari, a scodinzolare, a correre felici.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative