La Nuova Sardegna

Sassari

la polemica 

Dai sindacati arriva l’elenco delle promesse ancora disattese

SASSARI. Bene i progetti della Rete metropolitana e i 70 milioni di euro, quando arriveranno, per finanziarli. Ma per ora i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil, non accettano più promesse in...

31 luglio 2018
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SASSARI. Bene i progetti della Rete metropolitana e i 70 milioni di euro, quando arriveranno, per finanziarli. Ma per ora i segretari territoriali di Cgil, Cisl e Uil, non accettano più promesse in bianco, e dimostrando di avere memoria lunga, ricordano al presidente Pigliaru quelle cadute nel vuoto. Francesca Nurra (Cgil), Pier Luigi Ledda (Cisl) e Giuseppe Maccioccu (Uil) parlano con una nota congiunta. «A due anni dallo sciopero generale del 2016 – scrivono –, malgrado la partecipazione e le promesse fatte allora dalla Regione, i temi e le rivendicazioni alla base di quella manifestazione sono tutti ancora di attualità, considerato l’aggravamento delle condizioni del territorio, le vertenze mai chiuse e la pessima situazione occupazionale all’origine della povertà che ha incrementato la disgregazione sociale». I vertici dei sindacati elencano le sette azioni su cui la Regione latita: «Il rilancio dell’aeroporto di Alghero e del porto di Porto Torres, il rafforzamento dei collegamenti ferroviari e il trasporto pubblico locale, la riforma del sistema sanitario e delle autonomie locali, l’attuazione del piano regionale del lavoro, dell’istruzione, della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro». E ancora: «la vertenza sul futuro della centrale di Fiume Santo, le soluzioni sulla crisi del commercio, dell’edilizia e del credito, il rispetto e l’attuazione del protocollo della Chimica verde». «È utile ricordare – è l’affondo finale – che su questi temi Pigliaru, prima dello sciopero del 26 maggio 2016, aveva voluto incontrare i rappresentanti sindacali per aprire un tavolo territoriale. Nessun tavolo, però, è stato mai aperto, né territoriale né regionale, tanto meno sui contenuti dello stesso Patto che prevedeva interventi per 2,9 miliardi di euro». (vin.gar.)

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