La Nuova Sardegna

Sassari

Turismo e furbetti, nei locali di Alghero il cliente residente paga di meno

di Gianmario Sias
Turismo e furbetti, nei locali di Alghero il cliente residente paga di meno

In diversi locali prezzi di caffè e succhi maggiorati durante l'estate

01 agosto 2018
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ALGHERO. I “furbetti del caffettino” sono così. Approfittano del fatto che i prezzi ad Alghero, tutto sommato, sono ancora accessibili. E rincarano di pochi centesimi alla volta, così che uno neanche ci fa caso. Solo gli algheresi: per loro la città in cui vivono dodici mesi all’anno diventa più cara, in estate. così in poche settimane il caffè passa da un euro a un euro e 20, massimo 30 centesimi. E una spremuta d’arance, che d’inverno si può bere anche a due euro e 50 centesimi, arriva a costarne anche quattro. Ovviamente non è così dappertutto. C’è anche chi resta fedele a se stesso, e non a caso si tratta dei gestori dei bar e dei locali che fanno il pieno in ogni stagione. Per il resto Alghero non registra un aumento sistemico dei prezzi. Questo non significa che non ci siano quelli che ne approfittano, che continuano con quel vecchio malvezzo di pensare che a un turista, una volta che entra nel locale, tanto vale spillargli il più possibile, dato che non è detto che torni una seconda volta.

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«Questo è il motivo per cui molti turisti non tornano», confidano diversi operatori del settore ricettivo, soprattutto dell’extralberghiero. «Quando qualche ospite dei nostri b&b ci chiede dove andare a cenare, un po’ tremiamo e un po’ ci troviamo in difficoltà», confessano alcuni di loro. «Le lamentele sul rapporto tra la qualità del cibo e del servizio da una parte e del prezzo dall’altra si sprecano – proseguono – e poi non si capisce per quale motivo il conto, in molti locali, sia un terno al lotto». Il consiglio è che ognuno, al ristorante, «ordini il suo e si segni i prezzi del menù», altrimenti «è matematico che i conti non tornino mai».

Altra raccomandazione: cercare di frequentare algheresi. «Mi è successo di ordinare un cocktail e di pagarlo otto euro – racconta divertito un sassarese in vacanza – quando il gestore del locale ha notato che mi trovavo in compagnia di alcuni algheresi si è scusato, mi ha detto che non ci aveva fatto caso, che mi aveva fatto il prezzo per i turisti». Tra realtà, leggenda ed esagerazioni, l’impressione è che il classico fenomeno dei rincari estivi dei prezzi di listino ad Alghero sia molto marginale. «Semmai il problema vero è che sembrano spropositati in termini relativi, rispetto alla qualità dei servizi», confida ancora qualche operatore turistico che ammette di ricevere molte lamentele da questo punto di vista. «Alghero non è cara – conclude – ma se fosse tutto gestito con più professionalità questo emergerebbe con più evidenza».
 

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