A cena in vigna sotto il cielo stellato
di Salvatore Santoni
Un successo la festa della Cantina di Sorso nella rassegna “Aspettando Calici”
02 agosto 2018
2 MINUTI DI LETTURA
SORSO. Grande successo per la prima “Cena in vigna” organizzata dalla storica Cantina di Sorso-Sennori.
Nelle scorse settimane tra i filari dei vigneti in località Muros de Maria è andata in scena una serata magica che ha concluso il progetto “Tramonti e Cantine” del Comune di Sorso.
Sei lunghe tavolate sono state apparecchiate nei fertili terreni che si affacciano sul mare, dove i titolari dell’azienda, Giacomo Baralla e Popa Mariana, hanno accolto gli ospiti della serata hanno gustato il ricercato menù preparato dallo chef Giuseppe Daniele Vinci, del ristorante Sa Piola di Cagliari, e tra i commensali si è creata un’alchimia perfetta: un bel dialogo e un ottimo clima tra persone che si incontravano per la prima volta brindando con i vini pregiati vini della Romangia. A fare da cornice alla serata le opere del pittore sassarese Angelo Maggi. Volti di donne sognanti da una parte e magiche lune dall’altra che unitamente ai vini della Cantina hanno incantato e inebriato i presenti. Un meraviglioso connubio quello tra l’artista e la Cantina, che ormai da anni rendono inconfondibile e seducente ogni bottiglia.
L’occasione è servita anche per celebrare la doppia premiazione avvenuta il 12 luglio scorso nelle sale di Palazzo Madama a Torino, per il prestigioso concorso internazionale delle Città del Vino al quale hanno partecipato più di 1200 etichette.
In quella occasione la Cantina Sorso Sennori ha ricevuto un doppio riconoscimento con il conferimento della Gran Medaglia d’Oro per il cagnulari “Donna Vittoria” e della medaglia Oro per il bianco Igt “Gioviana”.
«I premi sono un risultato davvero significativo per il nostro territorio – commenta il sindaco di Sorso Giuseppe Morghen, presente alla serata – rispecchia una realtà che siamo impegnati a far emergere perché tutto quello che qui viene prodotto è di una qualità eccellente. L’affermazione della Cantina Sorso Sennori dimostra la bontà del lavoro svolto, spingendo a continuare nella stessa direzione, proteggendo il bene-vino, ed il territorio dove nasce».
Nelle scorse settimane tra i filari dei vigneti in località Muros de Maria è andata in scena una serata magica che ha concluso il progetto “Tramonti e Cantine” del Comune di Sorso.
Sei lunghe tavolate sono state apparecchiate nei fertili terreni che si affacciano sul mare, dove i titolari dell’azienda, Giacomo Baralla e Popa Mariana, hanno accolto gli ospiti della serata hanno gustato il ricercato menù preparato dallo chef Giuseppe Daniele Vinci, del ristorante Sa Piola di Cagliari, e tra i commensali si è creata un’alchimia perfetta: un bel dialogo e un ottimo clima tra persone che si incontravano per la prima volta brindando con i vini pregiati vini della Romangia. A fare da cornice alla serata le opere del pittore sassarese Angelo Maggi. Volti di donne sognanti da una parte e magiche lune dall’altra che unitamente ai vini della Cantina hanno incantato e inebriato i presenti. Un meraviglioso connubio quello tra l’artista e la Cantina, che ormai da anni rendono inconfondibile e seducente ogni bottiglia.
L’occasione è servita anche per celebrare la doppia premiazione avvenuta il 12 luglio scorso nelle sale di Palazzo Madama a Torino, per il prestigioso concorso internazionale delle Città del Vino al quale hanno partecipato più di 1200 etichette.
In quella occasione la Cantina Sorso Sennori ha ricevuto un doppio riconoscimento con il conferimento della Gran Medaglia d’Oro per il cagnulari “Donna Vittoria” e della medaglia Oro per il bianco Igt “Gioviana”.
«I premi sono un risultato davvero significativo per il nostro territorio – commenta il sindaco di Sorso Giuseppe Morghen, presente alla serata – rispecchia una realtà che siamo impegnati a far emergere perché tutto quello che qui viene prodotto è di una qualità eccellente. L’affermazione della Cantina Sorso Sennori dimostra la bontà del lavoro svolto, spingendo a continuare nella stessa direzione, proteggendo il bene-vino, ed il territorio dove nasce».