La Nuova Sardegna

Sassari

Trionfo di Pauz al contest di Cornino

Trionfo di Pauz al contest di Cornino

L’artista portotorrese si è aggiudicato anche il pass per Area Sanremo

03 agosto 2018
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PORTO TORRES. In Sicilia lo hanno soprannominato “animale da palco” per la naturalezza con cui catalizza le attenzioni e coinvolge le folle. Lui è un portotorrese dalla lingua sciolta, i modi gentili e con la Sardegna nel cuore. Lui è Angelo Sanna, da tutti conosciuto come Pauz, e pochi giorni fa ha trionfato nella terza edizione del The Radio Music Contest, concorso musicale che si tiene a Cornino, paese in provincia di Trapani.

Già, proprio di trionfo si deve parlare per l’unico sardo in gara: Pauz si è infatti aggiudicato il primo premio, quello per la migliore performance live ed in più il pass per le finali regionali di Area Sanremo. L’artista turritano si è presentato sul palco con il pezzo “Sei speciale” sbaragliando l’agguerrita concorrenza e sopravanzando nel giudizio delle due giurie, una di qualità ed una demoscopica, due artisti e band siciliani. Un successo dal valore immenso perciò per Pauz, che insieme ad altri quindici concorrenti aveva avuto accesso alle finali dopo una lunga battaglia combattuta a suon di like sul sito del Contest.

Conquistato l’accesso alla fase conclusiva, Pauz è partito per Cornino dove il giorno prima delle finali ha tenuto un live show di mezz’ora davanti a produttori, Dj, esperti di musica ed esponenti di Area Sanremo, manifestazione che consente l’accesso di alcuni concorrenti a Sanremo Giovani.

Nella finale Pauz è stato l’unico a presentare un pezzo proprio e alla fine a fare la differenza è stata la sua personalità travolgente. «È stato surreale vincere in un posto dove nessuno ti conosce – dice il giovane portotorrese –. È stato un sogno: la gente ha ballato e si è divertita, io ho affrontato tutto come fosse un concerto. Dedico il successo alla mia terra, a tutti coloro che mi seguono e in particolare a tre amici che non ci sono più e che mi hanno sostenuto da lassù: Martino, Gennaro e Roberto».

Emanuele Fancellu

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