La Nuova Sardegna

Sassari

Salvamento a mare 

Minacce all’imprenditore delle spiagge bandiera blu

SORSO. Intimidazioni all’imprenditore siciliano che ha vinto l’appalto per il salvamento a mare nelle spiagge “bandiera blu” di Platamona. Salvatore Mazzella, della Oceani Srls, ha denunciato ai...

04 agosto 2018
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SORSO. Intimidazioni all’imprenditore siciliano che ha vinto l’appalto per il salvamento a mare nelle spiagge “bandiera blu” di Platamona. Salvatore Mazzella, della Oceani Srls, ha denunciato ai carabinieri di aver ricevuto minacce telefoniche – con un accento sardo – per impedirgli di avviare il servizio. I militari di Sorso, guidati dal comandante Alessandro Masala, hanno avviato le indagini per fare luce sulla vicenda.

Le minacce sono arrivate all’indomani dell’assegnazione dell’appalto. In un primo momento l’imprenditore ha segnalato il fatto al Comune di Sorso mostrando un po’ di titubanza nell’avvio del servizio. Poi ha deciso di rivolgersi ai carabinieri per formalizzare la denuncia contro ignoti. Il responsabile della società siciliana, Salvatore Mazzella, sentito telefonicamente, non ha voglia di parlare della vicenda. «Il servizio è attivo – taglia corto l’imprenditore – e al momento va tutto bene e fino ad ora non è stato effettuato nessun intervento di salvataggio».

Già da fine giugno la ditta aveva pubblicato su internet la chiamata ai bagnini da assumere in vista dell’appalto per il salvamento a mare a Sorso. Ma dopo aver vinto la gara è successo di tutto. La scadenza per le offerte nella procedura pubblicata dal Comune sul mercato elettronico del Cat Sardegna – un appalto di oltre 32mila euro (iva esclusa) – era fissata al 22 giugno scorso. L’aggiudicazione provvisoria alla Oceani Srls di Santa Venerina è arrivata il 3 luglio. Qualche giorno più tardi, il 9, gli uffici comunali hanno sollecitato – con un vero e proprio ultimatum – la ditta per avviare del servizio di salvamento.

Le spiagge dove sventola la bandiera blu, come recita il protocollo dell’ente terzo certificatore, avrebbero dovuto essere organizzate e funzionanti entro il primo luglio. In conclusione il servizio nelle torrette delle spiagge bandiera blu è partito in ritardo, e neanche tanto bene. Alla fine di luglio, infatti, la Guardia costiera di Porto Torres ha inviato al Comune una lista di inadempienze rispetto all’ordinanza sulla sicurezza balneare. (s.sant.)

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