La Nuova Sardegna

Sassari

«Per fortuna gli altri reati sono in calo»

di Barbara Mastino
«Per fortuna gli altri reati sono in calo»

Per il sindaco Murgia non c’è un’emergenza. Don Spanu: «Manca una guida»

10 agosto 2018
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OZIERI. Inutile dire che ieri a Ozieri non si parlava d’altro dopo la notizia del blitz che ha coinvolto alcuni giovani del posto, raggiunti da ordini di custodia cautelare in carcere, domiciliari e obbligo di dimora. Nella piazza reale, e in quella virtuale dei social, si è sentito di tutto e di più, tra i soliti drastici dispensatori di sentenze e chi invece invitava al silenzio.

Non commentare quanto accaduto, però, è quasi impossibile davanti a un’operazione così massiccia delle forze dell’ordine con Ozieri che in poche ore è diventata «centrale dello spaccio», immagine calata come un macigno sulla città. «Che qui il problema della droga non sia nuovo lo si sa – ha detto una mamma – ma oggi con la disoccupazione purtroppo molti ragazzi sono attirati dai soldi facili. Certo, poi c’è anche chi non avrebbe bisogno di redditi integrativi e si sporca le mani lo stesso». «Da genitore – aggiunge un padre – mi preoccupa la percezione che purtroppo si ha del fenomeno del consumo di stupefacenti, che sembra quasi una cosa normale per molti ragazzi». Il problema è reale, e tra chi dice che «è bene che ogni tanto si faccia un po’ di pulizia» e chi rivolge un pensiero alle famiglie dei ragazzi coinvolti, «che nella stragrande maggioranza dei casi sono ignari di tutto», c’è anche chi parla di «esagerazioni» ed è sicuro che «finirà tutto in una bolla di sapone».

Chi non ci sta a parlare di Ozieri come “patria di delinquenti” è il sindaco Marco Murgia che ribadisce quanto detto qualche mese fa in un consiglio comunale nel quale si discuteva una interrogazione sulla sicurezza. «A parte il problema della droga, che purtroppo non è nuovo – dice Murgia – gli altri reati fanno registrare numeri bassi e comunque, stando ai dati comunicati dalle forze dell’ordine, sono in calo. È sconfortante – aggiunge – che non si riesca a debellare la piaga del consumo di stupefacenti, e se da una parte c’è il mio rammarico per i fatti avvenuti e la vicinanza alle famiglie, dall’altro non posso non avere fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura». «Fatti come questi sono sintomo di un disagio reale – dice il parroco di Santa Lucia don Uccio Spanu – di mancanza di formazione nella virtù e di un vuoto che si cerca di colmare con piaceri effimeri e che invece si dovrebbe riempire con il dialogo. Tanti ragazzi, e adulti, hanno bisogno di una guida, ed è un compito che la Chiesa e le comunità devono essere in grado di svolgere».

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