La Nuova Sardegna

Sassari

Inchiesta sulla droga giovane irreperibile si consegna ai militari

di Nadia Cossu
Inchiesta sulla droga giovane irreperibile si consegna ai militari

Ozieri, sale a 10 il numero degli indagati rinchiusi a Bancali Oggi gli interrogatori. Il 13 convalida per i 5 ai domiciliari 

11 agosto 2018
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OZIERI. Sono previsti per oggi a partire dalle 9.30 gli interrogatori di garanzia all’interno del carcere di Bancali dove si trovano rinchiusi da due giorni nove delle 19 persone arrestate dai carabinieri a conclusione di una grossa attività di indagine sullo spaccio di droga nel territorio di Ozieri. Da ieri pomeriggio un altro giovane, Pietro Milia, si trova in cella. Il giovane era irreperibile e, assistito dall’avvocato Antonio Secci, si è costituito al comando dei carabinieri che lo hanno accompagnato a Bancali.

Sale quindi a dieci il numero delle persone finite in carcere, mentre cinque sono quelle agli arresti domiciliari che saranno sottoposte a interrogatorio lunedì 13 nel palazzo di giustizia di Sassari. All’appello ora mancano dunque soltanto due indagati.

L’operazione “Joker” dei carabinieri della compagnia di Ozieri coordinati dal tenente colonnello Umberto Rivetti ha consentito di sgominare un’imponente banda di spacciatori senza scrupoli. Soprattutto se si pensa che la cocaina smerciata soprattutto nel mercato logudorese e del Goceano veniva tagliata con la caffeina creando una sostanza potenzialmente deleteria per chi ne avrebbe fatto uso.

L’indagine era stata avviata ad aprile dello scorso anno in seguito alla scoperta di una attività di spaccio “sulla piazza” di Ozieri che si era evidenziata già nell’operazione “Poldo” del 2015-2016 (all’epoca erano state eseguite misure cautelari nei confronti di sette soggetti che spacciavano nelle vie del centro storico, utilizzando un’ambulanza per eludere i controlli). Anche questa volta le indagini hanno dimostrato che il centro nevralgico delle attività del traffico e della commercializzazione di droga “al dettaglio” era gestito a Ozieri da persone del posto, «a loro volta in contatto con noti soggetti del Goceano» hanno spiegato i carabinieri. Oggi le convalide.

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