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Sassari

Sassari, neonato in braccio e figlio 15enne "coprispalle": il piano per derubare l'ipovedente

La telecamera ha ripreso la sequenza dei movimenti attorno all'anziana ipovedente
La telecamera ha ripreso la sequenza dei movimenti attorno all'anziana ipovedente

La polizia locale avrebbe ricostruito nel dettaglio il furto della pensione ai danni di un'anziana disabile commesso in via Brigata Sassari da una giovane donna con la complicità del suo primogenito minorenne

13 agosto 2018
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SASSARI. Si è conclusa oggi 13 agosto l'indagine avviata dal Comando della polizia locale di Sassari nella tarda mattinata di sabato 4 agosto su segnalazione del furto, dalla borsa di un'anziana donna ipovedente, dell'intera pensione che la stessa donna aveva ritirato qualche istante prima presso gli uffici delle poste centrali in via Brigata Sassari.

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Nel comunicato, la polizia locale ricostruisce l'episodio. "Sabato 4 agosto - è scritto nella nota -, poco dopo mezzogiorno la vittima, immediatamente raggiunta in via Brigata Sassari dagli agenti di questo Comando, nonostante fosse profondamente turbata ha raccontato molto lucidamente di essere stata avvicinata da una ragazza, verosimilmente di etnia rom; quest'ultima, dopo averle chiesto con insistenza l'elemosina, l'avrebbe seguita per alcuni metri. La donna derubata ha, inoltre, riferito che la giovane rom si sarebbe appoggiata al suo fianco sinistro, laddove l'anziana signora teneva a tracolla una voluminosa borsa al cui interno aveva custodito i soldi della pensione di invalidità, 600 euro, dentro una busta per corrispondenza. La giovane Rom, ha raccontato l'anziana signora, l'avrebbe dapprima seguita - si continua nella nota - , ma dopo pochi istanti avrebbe desistito dalla richiesta, fino a quel momento pressante, di denaro. Alcuni testimoni presenti sul posto hanno raccontato di aver notato due giovani, una donna sulla trentina ed un ragazzino, fermi all'ingresso dell'ufficio postale".

Altri elementi raccolti dalla polizia municpale: "La donna teneva sulla spalla sinistra un fagotto con all'interno un neonato; il ragazzino, bruno, stava in compagnia della donna. Le testimonianze raccolte, supportate dalle immagini registrate dalle telecamere dislocate nella zona, hanno permesso di accertare che la giovane rom, nonostante avesse il braccio sinistro apparentemente immobilizzato per il fagotto che sorreggeva il neonato, in realtà aveva piena libertà di movimento: il braccio, e soprattutto la mano sinistra, godevano - infatti - di piena libertà di azione. Grazie a questo stratagemma, la donna ha affiancato la sua vittima appoggiandosi alla borsa che quest'ultima portava a tracolla: a questo punto si è rivelato facile infilare la mano sinistra dentro la borsa per impossessarsi della busta contenente l'intera pensione della signora".

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Ancora: "Anche la presenza del ragazzino aveva una sua ragione all'interno del piano criminoso - si spiega nel comunicato stampa -; infatti, il giovane quindicenne nell'attimo in cui l'autrice del furto con destrezza ha infilato la mano nella borsa dell'anziana signora, ha coperto la responsabile dell'azione criminosa dalla vista di terze persone, posizionandosi alle spalle della mamma. Il quindicenne è risultato essere, infatti, il primogenito dei dodici figli dell'autrice del furto. Quest'ultima, residente ad Alghero, trentunenne, è risultata avere numerosi precedenti specifici; è, anche, destinataria della misura cautelare del divieto di allontanamento dal comune di Alghero".

Questa mattina 13 agosto la donna è stata condotta presso il Comando di Polizia Locale: dovrà rispondere di furto con destrezza e violazione dell'obbligo di dimora.

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