La Nuova Sardegna

Sassari

Il cimitero di Sorso è sepolto nel degrado

di Salvatore Santoni
Il cimitero di Sorso è sepolto nel degrado

Percorso a ostacoli tra spazzatura e strade dissestate. Il Comune: «Non abbiamo operai a sufficienza»

15 agosto 2018
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SORSO. Bidoni portarifiuti ricolmi, tombe pericolanti, fontanelle difettose e scale traballanti. E ancora, la viabilità interna costellata di dossi e buche, e le caditoie fiorite. Come se non bastasse, capita pure che i due alzaferetri facciano le bizze proprio nel momento meno opportuno. Questo perché funzionano a batteria, che però sono morte e sepolte già da un pezzo. Quanto basta per dire che il cimitero comunale di Sorso sprofonda nel degrado. Il problema è molto semplice. I cestini vengono svuotati dalla Sceas, la ditta che gestisce l’appalto dell’igiene pubblica della città. Mentre le manutenzioni e lo spazzamento del camposanto sono in capo al Comune, che interviene a singhiozzo con gli operai della Romangia Servizi. Ma c’è un problema, anzi due: il contratto con la ditta prevede soltanto tre svuotamenti alla settimana e il Comune non ha operai a sufficienza per fare tutto il resto. «Ne abbiamo parlato con la ditta – spiega l’assessore alle Manutenzioni, Giuseppe Cattari – ma per contratto loro devono garantire soltanto tre giorni la settimana». «Lunedì scorso – aggiunge – ho effettuato un sopralluogo e devo dire che a parte i cestini ricolmi non ho trovato tutta questa sporcizia, forse un po’ di erbetta. Due settimane fa era invece veramente sporco, e ho chiesto agli uffici di intervenire immediatamente». Le uniche forze su cui punta il Comune sono gli operai ex Lsu richiamati al lavoro con i fondi della Regione, che però sono stati assegnati alla pulizia spiagge e fascia costiera, e i cinque della Romangia Servizi. Su questi ultimi ricade la manutenzione della città, che conta poco meno di 15mila abitanti. «Non abbiamo nessun altro per poter intervenire – riprende l’assessore – e poi in questo momento i problemi del cimitero sono altri. C’è da fare un discorso di intervento globale. E diciamocela tutta, servono degli automatismi interni. Non è che io, assessore, posso andare tutti i giorni al cimitero». Negli ultimi mesi il Comune qualcosa l’ha fatta: ha installato alcune scale in ferro nei corpi loculi che per oltre un anno ne erano sprovvisti. Ma non basta. Ne è cosciente anche l’assessore: «Le scale sono uno scempio». Una pezza sui problemi potrebbe arrivare con gli annunciati inserimenti lavoratori dei cantieri regionali di Lavoras: ci saranno due, o forse quattro, persone distaccate al cimitero. Ma ordinaria amministrazione a parte, dal Comune fanno sapere anche che il dossier cimitero è all’odg. «Ho sentito il sindaco (Giuseppe Morghen, ndr) – assicura l’assessore – questo problema dobbiamo risolverlo una volta per tutte. Dopo le ferie convocheremo un incontro congiunto dei settori Manutenzioni e Ambiente per decidere come intervenire». Non c’è fretta, il camposanto può attendere.



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