La Nuova Sardegna

Sassari

«Le corse equestri in rete» L’idea del sindaco di Osilo

di Mario Bonu
«Le corse equestri in rete» L’idea del sindaco di Osilo

Per Giovanni Ligios bisogna cominciare a discuterne a livello regionale Ricerca di un gruppo di giovani studenti sulle origini della gara all’anello

17 agosto 2018
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OSILO. Una rete regionale delle grandi manifestazioni equestri. Questa è l’idea del sindaco Giovanni Ligios per far fare un ulteriore salto di qualità alla Corsa all’anello, la secolare gara di abilità e destrezza a cavallo, che dal 1995 il Comune ha voluto riportare nel cuore del paese, la via Roma, il “salotto di Osilo”.

«In questi anni abbiamo voluto accrescere la qualità dell’evento – dice il sindaco – per esempio perfezionando il regolamento e inserendo in cartellone diverse iniziative. Adesso credo che sia giunto il momento di ragionare a livello sovracomunale, proponendo la formazione di una rete regionale delle grandi manifestazioni equestri. La Corsa all’anello rappresenta, nel suo genere, il principale appuntamento del Nord-Ovest Sardegna, ma per valorizzare veramente il territorio occorre guardare oltre, lavorando in sinergia con quanti altrove si adoperano per organizzare spettacoli simili».

Anche per questo, per trovare le origini di una tradizione che affonda le sue radici nella notte dei tempi, da alcuni anni il Comune è impegnato a ricostruirne la genesi, per poterne raccontare lo spessore storico, che nella memoria popolare supera i 120 anni, ma che sicuramente va ben al di là.

Compito non facile, considerata la povertà delle fonti “di seconda mano”, e le difficoltà di accesso a quelle di prima mano degli archivi, italiani e/o spagnoli. Ci hanno provato da ultimo, quest’anno, un gruppo di ragazzi osilesi dell’alternanza scuola lavoro: Claudio, Enrico, Francesco C., Francesco F., Francesca L., Francesca N., Immacolata, Maria Elena, Mattia e Roberto, coordinati da Maria Lecis, con la collaborazione di Salvatore Cambilargiu e dell’amministrazione comunale, con l’assessore al Turismo Patrizia Puggioni e i referenti Mirko Marongiu e Barbara Calabrese.

«Siamo molto contenti per ciò che i ragazzi hanno realizzato – dice l’assessore Puggioni - e siamo orgogliosi del risultato ottenuto, fulcro della mostra allestita nel Palazzotto Satta, “La Corsa all’Anello: al cuore della storia».

L’attività ha riguardato la ricerca dei documenti d’archivio, la raccolta delle testimonianze orali e la creazione di alcuni prodotti multimediali. Un percorso che i ragazzi per primi hanno fatto, fino a raggiungere e comprendere il cuore della storia della stessa Corsa all’anello. Il cuore di quella storia è il cuore della storia della comunità a cui gli studenti appartengono e quindi anche della loro stessa storia”.

Per il resto, la manifestazione ha confermato tutto il suo appeal, con migliaia di appassionati assiepati dietro le transenne di via Roma, e la partecipazione di 55 cavalieri in costume tradizionale provenienti da molti centri della Sardegna. «Siamo molto soddisfatti della riuscita della Corsa – dice il vice sindaco Salvatore Manca, un altro degli amministratori che insieme a Patrizia Puggioni ha curato in prima persona l’evento – e punteremo ancora a migliorarla».

A iniziare, auspicano in molti, dalla sua durata, che non può andare dalle cinque del pomeriggio a oltre la mezzanotte, scoraggiando i più dall’aspettarne la fine.

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