La Nuova Sardegna

Sassari

Baddimanna nell’incuria: addio al parco avventura

di Luigi Soriga
Baddimanna nell’incuria: addio al parco avventura

L’area ludica è chiusa da mesi e le attrezzature sono abbandonate sugli alberi Il gestore: «Troppe inadempienze, non è dignitoso lavorare in tali condizioni»

21 agosto 2018
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SASSARI. Il parco di Baddimanna è nuovamente in modalità deserto. E questa è solo il primo step di una involuzione e ritorno alle origini, cioè alla frequentazione abituale di quel polmone verde: tossici, alcolisti ben poco anonimi, e cani sguinzagliati.

Il Parco Avventura per tre anni ha rappresentato un momento di riqualificazione e rilancio del sito. Da giugno tutte le attrezzature penzolano desolate e solitarie dagli alberi perché abbandonate dai gestori. «Ci dispiace per tutti coloro che ci stanno contattando – ha scritto a giugno su Fb Giuseppe Caone, uno dei titolari della Discover Sardinia, che ha allestito quell’area ludica – ma è proprio per il rispetto nei vostri confronti che siamo giunti a questa grave decisione. Purtroppo però, preso atto dell'incuria, delle precarie e incostanti condizioni di decoro, pulizia, controllo, sicurezza e fruibilità dell'area di tutti questi 4 anni passati, con grande rammarico abbiamo deciso di non aprire per la stagione in corso. È l'unico modo per tutelare la nostra e la vostra dignità. Peccato, davvero un peccato che la città di Sassari rischi di perdere un'importante attrattore».

Così 70mila euro di attrezzature da mesi stanno appesi a marcire, e il parco appassisce nella desolazione. «Ci abbiamo investito oltre 100mila euro – dice Caone – perché oltre al materiali per realizzare i percorsi sugli alberi, quindi cavi, ponticelli, scale e via dicendo, che devono rispettare rigide prescrizioni sulla sicurezza, c’è anche l’investimento sul personale formato. Abbiamo nove dipendenti che hanno frequentato corsi e sono abilitati a fare da supporto a queste attività di turismo attivo ed ecosostenibile. Se alla fine abbiamo deciso di rinunciare a tutto questo, di abbandonare tutto e aprire un nuovo parco avventura in un altro comune, è perché a Sassari non c’erano le minime condizioni per operare». La gestione del Parco di Baddimanna è affidata per 10 anni (siamo a metà della concessione) alla società Mixer Service Srl. Il subappalto non è contemplato nel contratto e con la Discover Sardinia c’è una collaborazione privata: questi ultimi si occupano della realizzazione e funzionamento del parco avventura, la Mixer service della manutenzione dell’area. Ma qui nascono i problemi: «Sporcizia, servizi igienici chiusi, cassonetti e cestini stracolmi di umido puzzolente, alberi pericolanti – dice Giuseppe Caone – l’inadempienza da parte della Mixer è sotto gli occhi di tutti. Ci è capitato più volte di dover disdire appuntamenti con scolaresche, perché il parco non era in condizioni di accogliere dei bambini. A volte abbiamo trovato i cancelli chiusi, o i bagni inagibili. Basta fare una chiacchierata con numerosi direttori scolastici per sentire le lamentele. Che non riguardano certo il nostro servizio. Ci dispiace il disinteresse da parte dell’amministrazione comunale, che ha permesso che la situazione degenerasse sino a questo punto. Il degrado del Parco era sotto gli occhi di tutti, e un maggiore controllo e più sanzioni nei confronti del gestore, in modo tale da imporgli il rispetto degli obblighi contrattuali, avrebbe potuto evitare questo abbandono. Noi abbiamo raccolto un dettagliato dossier di testimonianze, con foto, video e dichiarazioni. Ora valuteremo se procedere per vie legali o semplicemente mettere una pietra sopra sugli investimenti e su un bel progetto, che macinava numeri, un vero esempio di turismo attivo, ma condannato al fallimento».



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