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Sassari, “parcheggiati” e senza paga 47 vigilanti ex Secur

Sassari, “parcheggiati” e senza paga 47 vigilanti ex Secur

Dopo il cambio di appalto in Ats e Aou, continua il calvario. Canu (Confintesa): «Azienda assente»

21 agosto 2018
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SASSARI. Quarantasette vigilanti “parcheggiati” dalla Secur da giugno, senza stipendio. Mentre gli altri lavoratori assorbiti dalle aziende che hanno vinto il nuovo appalto di vigilanza e portierato dell’Ats e dell’Aou aspettano il pagamento degli emolumenti maturati precedentemente. Non è stato indolore, come era stato ampiamente previsto dai sindacati, il passaggio di mano dalla Secur all’Ati subentrata nel servizio lo scorso giugno. Fa sentire forte la propria voce, a difesa dei lavoratori, Anna Rita Canu, segretario territoriale del terziario di Confintesa. «La Secur non sta tenendo fede agli impegni presi , non risponde alle nostre richieste urgenti di incontro, lasciando nell’incertezza e nell’angoscia dipendenti e famiglie», dice.

«Per maggio è stato pagato solo un acconto sullo stipendio e non si vede nemmeno quello di giugno, oltre al Tfr e alle voci contrattuali che spettano a chi è andato via – spiega la segretaria di Confintesa –. Eppure era stato promesso che entro il 10 agsoto tutto sarebbe stato saldato. Invece per ora l’azienda ha inviato la busta paga di giugno senza accreditare i soldi. Di volta in volta, alla nostra richiesta di spiegazioni, la Secur sosteneva che non era nella possibilità di pagare perché Ats e Aou non avevano liquidato le fatture, salvo poi scoprire che le aziende sanitarie i mandati li avevano fatti, anche se l’Aou li ha bloccati per ché manca il Durc».

Ma ancora peggiore è la situazione dei 47 lavoratori rimasti nel limbo. «Sono stati convocati dall’azienda che li ha rassicurati sul fatto che non li licenzierà, ma non sa quando li potrà pagare – racconta la sindacalista – . Eppure quando la Secur nel 2017 prese in affitto la Sgs, si presentò come un’azienda seria e disponibile verso i lavoratori, affermando che avrebbe pagato gli stipendi addirittura in anticipo. Poi le cose sono andate diversamente e per un anno i dipendenti hanno vissuto nell’incertezza dei pagamenti. Un’esperienza che non vedono l’ora di archiviare». Canu si augura intanto di avere presto risposte dalla commissione consiliare lavoro della Regione che sul tema aveva convocato i sindacati: «Questa emergenza sociale creata dalla Secur deve essere risolta.



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