La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, impianti sportivi a rischio. È scontro sulla gestione

di Gavino Masia
Porto Torres, impianti sportivi a rischio. È scontro sulla gestione

Il Comune ha avviato una indagine esplorativa per affidare le strutture a privati Le società: «Svolgiamo una funzione sociale, non abbiamo risorse per i lavori»

28 agosto 2018
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha pubblicato sul sito web del Comune l’avviso per dare corso a una indagine esplorativa per verificare la possibilità di valorizzare il patrimonio sportivo. In particolare per la possibile riqualificazione e gestione degli impianti sportivi, per un periodo da definirsi, e con riserva di adozione di atti successivi. Una iniziativa che è stata giudicata piuttosto vaga dagli addetti ai lavori, preoccupati per il futuro degli impianti sportivi a pochi giorni dall’avvio di campionati e attività.

Le strutture. L’elenco indicato nell’avviso comprende il PalaMura, lo stadio comunale di viale delle Vigne (campo e pista d’atletica), i campi di calcio numeri 2 e 3 della cittadella sportiva, i campi in sintetico di via Brunelleschi, la palestra del Boxing Club, il bocciodromo, il campo Occone e la palestra di boxe dell’Asd Turris Martellini. Le strutture verranno assegnate con procedure di evidenza pubblica per un periodo che varia da 5 a 20 anni in funzione del piano economico finanziario, del conseguente ammortamento degli investimenti, delle opere di miglioria previste e della gravosità delle manutenzioni programmate.

Oneri del gestore. La durata sarà elevabile fino a un massimo di 30 anni nel caso di interventi strutturali rilevanti. Tutti gli oneri necessari per la manutenzione, recupero, restauro, risanamento, ristrutturazione ed eventuali ampliamenti della struttura, rimangono a totale ed esclusivo carico del gestore proponente. Compresi i costi per la progettazione preliminare e definitiva, gli oneri per le pratiche catastali e l’ottenimento delle certificazioni necessarie ai fini dell’agibilità e di esercizio.

Le reazioni. «Non ci interessa la gestione dello stadio comunale – dice il presidente del Portotorres calcio Pietro Madeddu –, perché è l’amministrazione che deve provvedere alla manutenzione e alla riqualificazione dell’impianto. Siamo una società dilettantistica che partecipa ai campionati di calcio grazie agli aiuti di alcuni sponsor e alle quote di dirigenti-volontari: da anni non riceviamo inoltre i contributi a favore dell’attività sportiva, quelli trasferiti dalla Regione, e non sarebbe male che il Comune utilizzasse quelle quote per cominciare a manutenzionare gli impianti sportivi».

Per Cristina Rum, presidente della Quadrifoglio Volley, si sta perdendo il concetto dello sport come funzione sociale. «É l’amministrazione comunale che dovrebbe occuparsi delle strutture sportive – aggiunge – e nel contempo andare a cercare risorse regionali e comunitarie per la manutenzione e la gestione di questi impianti come parte pubblica. Il PalaMura è indispensabile per far giocare le squadre che partecipano al campionato regionale - essendo l’unico a norma - e non possiamo accollarci spese impossibili rischiando di persona la stessa esistenza di una società che per 34 anni ha esaltato i valori dello sport». Luciano Mura, presidente del Boxing Club “Alberto Mura, ricorda i corposi investimenti degli anni scorsi per costruire la palestra di pugilato. «A spese della società abbiamo recuperato un rudere e realizzato una struttura all’avanguardia: gli interventi richiesti dal Comune sono molto onerosi e, considerando la devastante crisi economica che vive la città, non si capisce da dove dovrebbero arrivare le risorse.. Non bisogna dimenticare che le società svolgono un ruolo sociale importante riconosciuto ai più alti livelli sportivi».

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