La Nuova Sardegna

Sassari

Mareggiata a Porto Ferro: salvati due ragazzi torinesi

Mareggiata a Porto Ferro: salvati due ragazzi torinesi

In balia della corrente a 350 metri dalla riva: recuperati con le moto d’acqua A oggi i lifeguard Vosma hanno soccorso 20 persone a rischio annegamento

28 agosto 2018
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SASSARI. Le insidie del mare sono davvero imprevedibili, anche per chi ha appena vent’anni sulle spalle e si considera un buon nuotatore. Solo a Porto Ferro, dall’inizio dell’estate, gli interventi di salvataggio sono stati dodici per un totale di 20 persone che hanno messo a repentaglio la propria vita.

L’ultimo episodio sabato scorso. Due turisti torinesi, uno di vent’anni e l’altro di 25, che hanno voluto sfidare la mareggiata di sabato a Porto Ferro.

Onde di oltre due metri, con maestrale in rinforzo. Non a caso la mezzaluna di Porto Ferro è considerata uno degli spot più suggestivi e divertenti per gli amanti del surf.

La spiaggia è presidiata dai lifeguard dell’associazione Vosma, che si occupa tra le altre cose, per conto del Comune, della sicurezza in mare. «Le previsioni meteo, costantemente tenute sotto controllo ci avevano allertato – spiega Corrado Ughi – una intensa perturbazione di origine Atlantica da nord ovest, ha originato l'attesa mareggiata, che, come al solito accade in questi casi, talvolta in tranello gli sprovveduti bagnanti».

Dunque, preparati alla particolare giornata, i bagnini della Vosma, hanno, dal mattino, attuato il protocollo di prevenzione con attività di informazione e, nei casi dove ritenuto utile (presenza di bagnanti in prossimità dei canali di corrente), dissuasione dal fare il bagno. Ma nel pomeriggio ecco puntuali le prime situazioni di pericolo: il primo intervento di soccorso e scattato alle 16. Due giovani sono stati avvistati dal lifeguard sopra la torretta mentre nuotavano, in evidente difficoltà, a circa 350 metri dalla riva. Erano in balia della corrente che li stava trascinando a largo. A quel punto Antonio Muroni (capo squadra e pilota di moto d’acqua nonché esperto surfista locale) e Giommaria Pinna (anche lui pilota e soccorritore) si sono lanciati in soccorso con la moto d’acqua dotata di Life slead. Raggiunti i due a oltre 800 metri verso il lato nord della spiaggia li hanno, uno dopo l’altro riportati salvi a riva. Avevano evidenti segni di affaticamento, erano molto spaventati perché avevano appena visto la morte in faccia. Appena trasportati sul bagnasciuga, i turisti sono stati consegnati alle cure del personale medico del 118 e poi trasferiti per accertamenti al pronto soccorso di Alghero. (lu.so.)

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