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Sassari

Medie, classe tagliata: protesta al Canopoleno

Medie, classe tagliata: protesta al Canopoleno

Le sezioni di prima ridotte da tre a due dal Provveditorato: famiglie, insegnanti e Flc-Cgil alla guerra 

09 settembre 2018
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SASSARI. Tagliata una classe di prima media, al Canopoleno nella scuola secondaria si rischia il caos. Genitori, insegnanti e sindacati si preparano alla battaglia perché l’Ufficio scolastico provinciale ripensi una decisione che si preannuncia con effetti paradossali. Già prevista una manifestazione davanti alla sede del Provveditorato per dare forza alla protesta, decisa nel corso dell’assemblea di venerdì scorso, convocata dalla Flc-Cgil di Sassari, hanno aderito tutte le famiglie e i docenti degli alunni delle classi prime della scuola media e hanno partecipato Luigi Canalis, segretario generale della Flc-Cgil sassarese e alcuni rappresentati dei Cobas.

La storia è questa. Secondo l’organico di diritto, le classi avrebbero dovuto essere tre, considerato il corso ad indirizzo musicale e la presenza di un alunno con disabilità grave. Tanto che anche i docenti erano stati già reclutati per garantire l’orario di lezioni. Ma ecco che l’Usp fa retromarcia. Gli alunni sono in tutto cinquanta, quindi 22 formeranno una classe nella quale troverà posto anche lo studente svantaggiato. L’altra sezione sarà composta dai 14 ragazzi dell’indirizzo musicale e i 14 del corso ordinario, che però fanno due seconde lingue diverse. Tutto secondo legge e secondo organico di fatto, secondo l’Ufficio scolastico

Non è così, invece, per il sindacato: «La decisione dell’Usp è illegittima – spiega Luigi Canalis –. In presenza di un alunno certificato con handicap grave sulla base dell’articolo che prevede il numero massimo di 20 alunni per classe; un limite ribadito recentemente nella nota ministeriale n. 16041 del 29 marzo scorso 18. Per quanto riguarda gli altri 28 alunni, accorpare in un’unica classe i 14 studenti dell’indirizzo musicale con gli altri 14 dell’indirizzo ordinario, è in palese contrasto con quanto stabilito dalla legge e ribadito dal Miur con la nota 1391 del 18 febbraio del 15; la nota conferma, infatti, che non possono essere costituite classi in cui siano presenti insieme alunni dell’indirizzo musicale e di altri corsi ordinari».

Genitori e docenti hanno segnalato come il provvedimento sia deleterio sul piano pedagogico che su quello didattico: «Il numero di 20 alunni è stato stabilito perché le classi al cui interno si trovino alunni con disabilità grave certificata (e questo è uno di quei casi) necessitano di un percorso particolare che poco si concilia con classi numerose».Anche gli indirizzi musicali si devono articolare su percorsi e orari particolari, e questo spiega la scelta di renderli autonomi. A ciò si aggiunge il fatto che 14 alunni della mega classe “mista” dovranno seguire come seconda lingua il francese e altri 14 lo spagnolo.

Come sarà possibile far incastrare gli orari delle lezioni con insegnanti che arrivano anche da altre scuole? Ma la cosa più assurda è che poiché la classe era stata precedentemente concessa, la sua soppressione lascerà a disposizione della scuola tutti i docenti che teoricamente avrebbero dovuto svolgervi le lezioni. Uno spreco incredibile. «Siamo costretti a protestare per poter lavorare», conclude un docente. (p.f.)



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