Asinara e mobilità
L’ex assessore Porcu: «Il bando Dupim una vera opportunità»
PORTO TORRES. I mezzi elettrici di proprietà del Comune fermi da due anni nell’ex falegnameria di Cala Reale fanno parte di un progetto premiato e finanziato nell’asse Dupim di oltre un decennio fa....
14 settembre 2018
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PORTO TORRES. I mezzi elettrici di proprietà del Comune fermi da due anni nell’ex falegnameria di Cala Reale fanno parte di un progetto premiato e finanziato nell’asse Dupim di oltre un decennio fa. Lo dice l’ex assessore all’Ambiente Francesco Porcu con una lettera indirizzata al sindaco Wheeler, perché è rimasto colpito dalla risposta riduttiva dell’assessore comunale alla Mobilità sostenibile su un bando che lui stesso aveva sviluppato.
«É di tanti anni fa la scelta di realizzare la continuità territoriale tra Porto Torres e la sua Isola – ricorda Porcu – instaurando una rotta tra la città e Cala Reale: la creazione di un sistema di mobilità sostenibile individuale per i visitatori che sbarcano all’Asinara dal traghetto che parte dal porto commerciale, che colmasse questo gap strutturale, era uno dei punti chiave del progetto». Per l’ex assessore vi era la necessità di dimostrare che, in un’ isola che è Parco nazionale, l’applicazione delle energie rinnovabili per la soluzione del problema di una mobilità sostenibile doveva essere diligentemente coniugata con la soluzione della mobilità. «Per questo alla fine, nonostante tutte le resistenze della Soprintendenza, l’idea di produrre energia elettrica per le ricariche dei mezzi, tramite un impianto fotovoltaico, aveva dato un’altra importante ragione perché il progetto raggiungesse la condivisione e il finanziamento dell’asse per le isole minori». Porcu ritiene che sia necessario che il Comune di Porto Torres vada oltre le sterili rivendicazioni di una sovranità dell’Asinara «salvo poi non rendersi conto che la sovranità la potrebbe realizzare davvero con azioni come quella del bando Dupim in questione. Se solo si volesse». (g.m.)
«É di tanti anni fa la scelta di realizzare la continuità territoriale tra Porto Torres e la sua Isola – ricorda Porcu – instaurando una rotta tra la città e Cala Reale: la creazione di un sistema di mobilità sostenibile individuale per i visitatori che sbarcano all’Asinara dal traghetto che parte dal porto commerciale, che colmasse questo gap strutturale, era uno dei punti chiave del progetto». Per l’ex assessore vi era la necessità di dimostrare che, in un’ isola che è Parco nazionale, l’applicazione delle energie rinnovabili per la soluzione del problema di una mobilità sostenibile doveva essere diligentemente coniugata con la soluzione della mobilità. «Per questo alla fine, nonostante tutte le resistenze della Soprintendenza, l’idea di produrre energia elettrica per le ricariche dei mezzi, tramite un impianto fotovoltaico, aveva dato un’altra importante ragione perché il progetto raggiungesse la condivisione e il finanziamento dell’asse per le isole minori». Porcu ritiene che sia necessario che il Comune di Porto Torres vada oltre le sterili rivendicazioni di una sovranità dell’Asinara «salvo poi non rendersi conto che la sovranità la potrebbe realizzare davvero con azioni come quella del bando Dupim in questione. Se solo si volesse». (g.m.)
