La Nuova Sardegna

Sassari

I progetti del Comune per il parco urbano

Il primo a partire è stato quello degli orti. Ancora in corso i lavori per il restauro del lavatoio

15 settembre 2018
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SASSARI. Per il simbolo della città il riconoscimento da parte del ministero dei Beni culturali di “luogo di notevole interesse pubblico” non cambia formalmente niente, ma rinforza i progetti dell’amministrazione comunale che da tempo si susseguono (ma che ancora non sono stati realizzati) per valorizzare tutta la vallata in cui sorge la storica fontana di Rosello. Uno di questi è stato finanziato dalla Regione con 800mila euro nell’ambito degli Investimenti territoriali integrati (Iti) – ed è già partito – e all’interno del programma “Sassari storica”. Riportare gli orti e creare nuovi spazi verdi tra il ponte Rosello e viale Sicilia è il primo passo di Palazzo Ducale e che avrà un risvolto anche sociale, perché è previsto il coinvolgimento degli abitanti dei quartieri di Monte Rosello e San Donato in varie attività. Piccoli terreni verranno concessi in uso a persone o famiglie disagiate per poter coltivare prodotti destinati all’autoconsumo, o da assegnare ad associazioni o istituzioni per fini formativi e didattici.

A gennaio era stata bandita la gara d’appalto per affidare la progettazione che ha visto gli stessi cittadini proporre soluzioni e idee. «Abbiamo avviato un processo partecipativo e i progettisti hanno tenuto conto della proposte arrivate dalla cittadinanza – spiega l’assessore all’Ambiente, Fabio Pinna –. Adesso, in autunno partirà la fase esecutiva per dare corpo alle idee proposte».

C’è poi il più ampio progetto di parco urbano perché gli orti urbani ne rappresentano solo un terzo.

C’è però anche la necessità di puntare turisticamente sulla fontana, inserita nella rete museale Thamus. Il monumento seicentesco è molto apprezzato dai turisti, ma gli scarsi fondi del Comune per la cultura fanno sì che siti inseriti nella rete si ritrovino in difficoltà a tenere i cancelli aperti ai visitatori. Proprio la fontana di Rosello, la scorsa estate, ad esempio, era rimasta chiusa per lungo tempo per mancanza di personale. Poi ci sono i lavori ancora da concludere nell’antico lavatoio, che pur restaurato in tempi relativamente recenti, aveva in seguito mostrato segni di cedimento nella tettoia.

La fontana, comunque, rimane uno dei gioielli della rete Thamus e come tutto il percorso museale cittadino avrebbe necessità di finanziamenti costanti e soprattutto adeguati alla sua importanza.

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