La Nuova Sardegna

Sassari

Suona la prima campanella tra emozioni e proteste

di Luca Fiori
Suona la prima campanella tra emozioni e proteste

Selfie, abbracci e tante lacrime per il primo giorno di scuola. Gli auguri del sindaco  Al Canopoleno e a San Donato genitori in rivolta per due classi medie accorpate

18 settembre 2018
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SASSARI. Tanta emozione, qualche lacrima e poi la foto di rito - con il grembiulino nuovo e lo zainetto alla moda - da postare subito su facebook, per condividere anche con gli amici e i parenti lontani un momento indimenticabile che al tempo dei social non può più rimanere privato.

L’inizio dell’anno scolastico ieri mattina ha riproposto - davanti alle scuole dell’infanzia e primarie - le solite scene di traffico impazzito e di mamme e papà emozionati dietro a un esercito di grembiulini blu e rosa e di zainetti colorati.

Sono poco più di sessantamila gli studenti di ogni ordine e grado della provincia di Sassari per i quali ieri è suonata la prima campanella dell’anno. Oltre all’emozione c’è da fare i conti da subito anche con i disagi e le prime proteste. Al Canopoleno e a San Donato un gruppo di genitori si è rivolto all’Ufficio scolastico provinciale a causa dell’accorpamento di alcune classi. Ieri mattina gli alunni della terza A della scuola media di via Sebastiano Satta hanno disertato le lezioni e mostrato ai passanti alcuni striscioni in cui erano spiegati i motivi della protesta: «Rivogliamo le nostre classi, rispettate la legge». Accanto a loro c’erano genitori pronti a iscrivere i figli in un altro istituto e i docenti preoccupati da una possibile fuga in massa. «Abbiamo parlato con la responsabile dell’ufficio scolastico provinciale Anna Maria Massenti - spiega Teresa Fais, mamma di una studentessa di San Donato - chiediamo solo che venga rispettata la legge, altrimenti iscriveremo i nostri figli in un’altra scuola». E ieri mattina per augurare buon inizio di anno scolastico il primo cittadino Nicola Sanna si è recato nella scuola primaria di via Cilea con l’assessora Alba Canu. «Alle bambine e ai bambini dico di far tesoro di questi momenti - ha detto sindaco - perché sui banchi comincia il percorso di crescita».

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