La Nuova Sardegna

SASSARI. «Mai con il Pd, mai con il centrosinistra». Il segretario nazionale del Partito Comunista, Marco Rizzo, fa tappa a Sassari e nella sala convegni dell’hotel Vittorio Emanuele, incontra tesserati e simpatizzanti sassaresi. «Non di facciamo dettare l’agenda dal calendario elettorale», sostiene l’ex onorevole che ripropone la falce e il martello come simbolo di un’ideologia che sembra resistere solo sui libri di storia. «Il nostro problema oggi non è tanto accedere ai consigli regionali, al parlamento o alle istituzioni locali. Noi Stiamo costruendo il partito dalla linea politica ben chiara, che è quella del comunismo», continua. «Per questo dico che la linea del Partito comunista è di totale chiusura verso qualsiasi alleanza con il Pd e con il centrosinistra. Sono loro che con le loro politiche hanno spianato la strada all’ascesa e al successo elettorale della Lega e del Movimento 5 stelle», spiega Rizzo, affiancato dal segretario regionale per la Sardegna, Giuseppe Doneddu.

«Siamo invece apertissimi al dialogo e al confronto con le forze sociali, con la società civile. Vogliamo ristabilire un rapporto con l’operaio che ha votato Lega, con il tassista che ha dato fiducia ai 5 Stelle. Vogliamo ricreare non solo un partito con gli ideali del comunismo, ma ridare un orizzonte a un elettorato che in questi anni si è sentito abbandonato». Nessun calcolo elettorale quindi, almeno per ora. Il Partito comunista riparte da una sola certezza: mai con il Pd, mai con il centrosinistra. (v.g.)