La Nuova Sardegna

Sassari

Simona Ventura e la lettera di Rosy: «Ho lei e i bimbi nel cuore»

di Alessandro Pirina
Simona Ventura e la lettera di Rosy: «Ho lei e i bimbi nel cuore»

La conduttrice televisiva: «Avrei voluto conoscerla ma non ho fatto in tempo». Ma è riuscita a esaudire il suo desiderio di fare visita al Microcitemico di Cagliari

20 settembre 2018
5 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «È una esperienza che porterò sempre nel mio cuore. Insieme a questa lettera da cui non riesco a staccarmi e che mi ha dato ancora più energia per affrontare la vita». Simona non ha fatto in tempo a incontrare Rosy, la sua fan numero uno se n’è andata poche ore prima che la conduttrice varcasse la soglia dell’ospedale. La Ventura era il suo idolo, la sua fonte di positività anche in questi lunghi mesi di malattia. I suoi show, la sua presenza in tv le davano una carica particolare, unica. Ed è per questo motivo che il suo desiderio era trovarsi faccia a faccia con il suo mito. Lo aveva messo nero su bianco in una lista dei desideri che l’associazione Charlibrown, da due anni accanto ai malati e alle loro famiglie, fa compilare ai pazienti del Microcitemico.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.17263636:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/09/18/news/simona-tra-i-bimbi-malati-l-ultimo-desiderio-di-rosy-1.17263636]]

«Super Simo è talmente positiva che mi darebbe un’immensa gioia vederla, abbracciarla, essere sua amica per pochi minuti», aveva scritto il 10 agosto nella sua ultima lettera consegnata a Manuela Ambu, presidente dell’associazione. Un messaggio in cui la 39enne, sposata e madre di una bambina di 9, era consapevole di avere ancora poco tempo da vivere. «Il mio desiderio è vedere mia figlia felice, sposata e laureata, non sarà così. So che la lascerò molto presto, prestissimo sola con il suo papà. Questa malattia è ormai giunta al termine, manca poco».

Purtroppo è andata come lei temeva, Rosy è morta la notte tra il 13 e il 14 settembre, e Simona Ventura non è riuscita a esaudire quel suo primo desiderio. Ma il secondo, quello ancora più grande, sì: visitare i bambini del reparto di Oncoematologia impegnati nella battaglia della vita. «Se un giorno Simona verrà a Cagliari e io non ci sarò più – Rosy si era rivolta a Manuela Ambu nella lettera – portala a visitare l’ospedale pediatrico, portala lì, la sua luce e il suo essere una grande mamma darà sollievo a tanti pazienti e genitori».

Qualche giorno fa, il pomeriggio del 14, appena poche ore dopo la scomparsa di Rosy, la conduttrice televisiva si è materializzata al Microcitemico di Cagliari. Ha incontrato i bambini ricoverati, ha scherzato con loro, ha scambiato due parole con i genitori, si è concessa a qualche selfie e autografo. «Un’emozione unica – racconta la star della tv, in queste settimane in Sardegna per la realizzazione del suo nuovo show, “Temptation island vip”, da ieri su Canale 5 –. Sono stata contattata da Manuela, la presidente della associazione, tramite un produttore della Fascino. Mi ha detto che c’era una lettera di una mia fan, Rosy, che aveva il desiderio di incontrarmi. Io ho accettato subito, ma purtroppo non ho fatto in tempo a conoscerla. Prima di andarsene però Rosy aveva chiesto di portarmi a visitare i piccolini dell’ospedale. E così giovedì, al rientro da Milano dove avevo registrato una puntata di “Verissimo”, mi sono fermata al Microcitemico per trovare i piccoli pazienti».

Che esperienza è stata?

«È stato molto emozionante, davvero stupendo incontrare questi bambini meravigliosi, le loro famiglie. È una esperienza che porterò sempre nel mio cuore. Insieme a questa lettera da cui non riesco a staccarmi e che mi ha dato ancora più energia per affrontare la vita».

Rosy aveva chiesto di incontrare lei come ultimo desiderio: cosa ha provato quando lo ha saputo?

«Una donna che chiede di incontrarmi prima di morire non può che farmi commuovere. Ogni volta che leggo la lettera piango. Se penso che a questa donna avrei potuto trasmettere energia anche un secondo prima di esalare l’ultimo respiro vuole dire che ho anche raggiunto quello che è l’obiettivo del nostro lavoro, ovvero fare compagnia a chi ci guarda da casa, regalare un po’ di svago, di emozioni».

Quanto può essere importante per una persona che vive un momento difficile una visita, un messaggio, un post di un personaggio dello spettacolo?

«La tv ormai è un qualcosa di familiare, non è un elettrodomestico. Ha una valenza informativa, educativa, ma serve anche a portare un sorriso, un po’ di compagnia, di leggerezza nelle case. Il mio lavoro io l’ho sempre interpretato in questo modo. E la lettera di Rosy ne è una testimonianza».

In passato aveva già avuto esperienze simili?

«Sì, ma non le avevo mai volute pubblicizzare. Ho sempre preferito tenerle riservate, perché ne sono anche un po’ gelosa. Da tanti anni ho una fondazione che segue le case famiglia 24 ore su 24, che porta aiuto 12 mesi all’anno».

Elena Santarelli, il cui figlio da mesi è impegnato in una battaglia contro un tumore, le ha chiesto su Instagram di andare a trovare anche i bambini del Bambin Gesù a Roma.

«Andrò anche lì, dove Elena sta facendo un lavoro straordinario per questi bambini. La seguo sempre, lei è una naufraga della mia Isola. Anche io sono una naufraga e noi naufraghi abbiamo qualcosa in più. Ma soprattutto se è vero che noi con la nostra presenza portiamo un piccolo aiuto ai bambini ricoverati, è altrettanto vero che questi incontri arricchiscono anche noi. La mia visione della vita è cambiata molto dopo l’aggressione subita questa estate da mio figlio Niccolò. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio, ma quando esci da queste cose hai una percezione della realtà molto diversa, hai valori differenti. Non perché prima fossi più leggera, ma perché ora do più peso alle cose veramente importanti. Quando vedi un figlio che sta male, come è successo a me e come è accaduto a Elena, la scala dei valori cambia del tutto».

Da vent’anni la Sardegna è la sua seconda casa. Ora anche sede di lavoro.

«Due mesi pieni di Sardegna, prima in Costa Smeralda dove ho la casa, ora a Santa Margherita di Pula per “Temptation”. Ho fatto il carico di cose belle che mi porterò dietro in questo inverno che si preannuncia molto rigido».

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative