inseguimento nella notte
Arrestati dopo il furto di un trattore
Due fratelli di Bono si erano introdotti in un’azienda di Stintino
21 settembre 2018
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PORTO TORRES. Si sono introdotti all’interno di un podere nell’agro di Stintino, hanno rotto la recinzione e manomesso l’impianto di accensione di un trattore e sono fuggiti portandosi via anche un rimorchio.
La fuga di due fratelli di Bono, S.G. di 27 anni e G.G. di 33, è durata però pochi chilometri, perché il proprietario dell’azienda agricola resosi conto del furto ha avvisato i carabinieri.
I militari della compagnia di Porto Torres, al comando del capitano Danilo Vinciguerra, hanno immediatamente predisposto dei posti di blocco e sono riusciti ad intercettare i due in sella al trattore New England all’altezza del bivio del Rosario sulla provinciale 34. I due fratelli indossavano dei capelli rubati all’agricoltore vittima del furto per camuffare la fuga, ma i militari sono arrivati con tre pattuglie per bloccare la strada e costringerli alla resa. Ieri mattina, dopo una notte in camera di sicurezza, i due sono comparsi in tribunale per difendersi dall’accusa di furto aggravato. Gli arrestati, entrambi disoccupati, hanno precedenti specifici per ricettazione, furto e, il più grande, anche per armi. Gli arresti sono stati convalidati ieri mattina e il giudice ha disposto l’obbligo di firma ad Usini, paese in cui i due risiedono. Ad inizio mese c’è stato un altro furto di un trattore Fiat, in zona Cabu Aspru, dall’azienda Canu: i carabinieri stanno valutando eventuali connessioni con l’ultimo episodio. (g.m.)
La fuga di due fratelli di Bono, S.G. di 27 anni e G.G. di 33, è durata però pochi chilometri, perché il proprietario dell’azienda agricola resosi conto del furto ha avvisato i carabinieri.
I militari della compagnia di Porto Torres, al comando del capitano Danilo Vinciguerra, hanno immediatamente predisposto dei posti di blocco e sono riusciti ad intercettare i due in sella al trattore New England all’altezza del bivio del Rosario sulla provinciale 34. I due fratelli indossavano dei capelli rubati all’agricoltore vittima del furto per camuffare la fuga, ma i militari sono arrivati con tre pattuglie per bloccare la strada e costringerli alla resa. Ieri mattina, dopo una notte in camera di sicurezza, i due sono comparsi in tribunale per difendersi dall’accusa di furto aggravato. Gli arrestati, entrambi disoccupati, hanno precedenti specifici per ricettazione, furto e, il più grande, anche per armi. Gli arresti sono stati convalidati ieri mattina e il giudice ha disposto l’obbligo di firma ad Usini, paese in cui i due risiedono. Ad inizio mese c’è stato un altro furto di un trattore Fiat, in zona Cabu Aspru, dall’azienda Canu: i carabinieri stanno valutando eventuali connessioni con l’ultimo episodio. (g.m.)
