La Nuova Sardegna

Sassari

Case popolari, moroso un inquilino ogni tre

di Vincenzo Garofalo
Case popolari, moroso un inquilino ogni tre

Due milioni spesi per rimettere a posto facciate, infissi, bagni e interni Ottavio Sanna: impegno eccezionale, ma purtroppo ci sono troppi furbi

21 settembre 2018
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SASSARI. Due milioni di euro spesi per rimettere a nuovo facciate, tetti, bagni e infissi delle case popolari non sono bastati al Comune di Sassari per convincere tutti gli inquilini dei 1.200 alloggi di edilizia residenziale pubblica a pagare puntualmente l’affitto.

«Il Comune incassa circa 1 milione di euro l’anno dai canoni di affitto delle case Erp, ma molti assegnatari sono morosi, almeno il 30 per cento», spiega l’assessore alle Politiche abitative, Ottavio Sanna, nel corso di una conferenza convocata ieri per illustrare i risultati del piano straordinario di manutenzione delle case popolari.

Per recuperare gli affitti mancanti Palazzo Ducale contatta gli inquilini distratti e dopo le opportune verifiche sulla situazione economica familiare, concorda con loro dei piani di rientro personalizzati, in modo da non mettere in difficoltà nessuno. «Non abbiamo mai colpito le famiglie che si trovano in situazione di disagio, ma fra i morosi ci sono anche molti furbi che appena scovati e sollecitati, pagano in un colpo solo il debito accumulato in anni, per non rischiare di dover lasciare l’appartamento», continua l’assessore.

lI record lo detiene un assegnatario che è riuscito a farla franca per anni, e che ora dovrà pagare al Comune 26mila euro di affitti arretrati. Inquilini morosi a parte, il Comune negli ultimi 4 anni ha speso 2 milioni di euro in 520 interventi di seguendo il piano di manutenzione straordinaria messo a punto nell’estate del 2014 in seguito alla stipula dell'accordo quadro con la ditta Asa Costruzioni, di Genova.

Nel biennio 2014-2016 sono stati impegnati 1 milione e 500 mila euro, parte di fondi comunali e parte di finanziamenti regionali, per 350 interventi. Nel biennio 2016- 2018 le risorse messe a disposizione della Regione sono state pari a 511 mila euro per un totale di 150 interventi, alcuni ancora in corso. «Tra le priorità dell'amministrazione, fin dall'inizio del mandato, c'è stata la programmazione degli interventi e la ricerca delle risorse per la progettazione», sottolinea Ottavio Sanna. «Il patrimonio Erp del Comune è vasto, con appartamenti spesso di antica costruzione, che necessitano di manutenzione ordinaria e straordinaria. L'accordo quadro ci ha permesso non solo di semplificare le procedure e contenere i costi, ma anche di intervenire in maniera più sistematica». Dei 520 interventi il maggior numero ha riguardato le case del quartiere Monte Rosello – Baldedda (278), poi il rione Latte Dolce (146), Centro – Porcellana (79), Carbonazzi (10) e Sant’Orsola (7).

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