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Consorzio di bonifica, ritardi per il trasferimento a Chilivani

OZIERI. Manca solo la classica firma su un pezzo di carta per dare il via libera alla presa di possesso a titolo gratuito da parte del consorzio di Bonifica del Nord Sardegna della sede dell’ex...

24 settembre 2018
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OZIERI. Manca solo la classica firma su un pezzo di carta per dare il via libera alla presa di possesso a titolo gratuito da parte del consorzio di Bonifica del Nord Sardegna della sede dell’ex Enaip di Chilivani, dove l’ente intende stabilire i suoi uffici. Lo rivela il presidente del Consorzio Diego Pinna, in risposta alle numerose richieste di quanti si interrogano sui motivi che ancora ostacolino il trasferimento annunciato due anni fa. Ultime, quelle del consigliere regionale del Pds e sindaco di Chiaramonti Alessandro Unali, che in una interrogazione presentata al consiglio regionale, al presidente della giunta Francesco Pigliaru e all’assessore all’Agricoltura Pier Luigi Caria si domanda come mai una soluzione annunciata da tanto tempo, e che consentirebbe notevoli risparmi al Consorzio, non sia ancora stata attuata. Il Consorzio di Bonifica ha attualmente sede a Ozieri e già da un paio d’anni il consiglio di amministrazione ha annunciato di aver ottenuto la disponibilità da parte della Regione dei locali dell’ex Enaip a Chilivani nonché un finanziamento per il loro adeguamento per ospitare la sede del consorzio. «La Regione ha concesso all’ente, a titolo di comodato d’uso gratuito, gli immobili ex-Enaip per istituirvi la sede amministrativa e operativa – dice Unali – e ha messo a disposizione dell’ente le risorse necessarie (circa 200 mila euro, ndr) per la ristrutturazione e l’apertura della nuova sede». «Quello che manca – dice Diego Pinna – è la documentazione ufficiale, che deve essere rilasciata dall’assessorato regionale agli Enti Locali, che ha la disponibilità dell’edificio dell’ex Enaip. Una volta acquisita quella potremo subito dare il via ai lavori di adeguamento e provvedere in tempi brevi al trasferimento a Chilivani, con un risparmio annuale di 60 mila euro».

Barbara Mastino

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